Trama:
Andrea è un giovane uomo bello e fortunato che un giorno si trasforma in un efferato carnefice. Beatrice è una ragazzina troppo giovane per donare i suoi organi. Zoe è una donna che di quegli organi ha bisogno per tornare ad amare. Valeria ha deciso di smettere di mangiare il giorno in cui il suo grande amore viene sbattuto in prima pagina e in prigione. Dietro a queste quattro giovani vite, che si annodano tra loro, ci sono le loro madri con i loro sensi di colpi, le loro paure paralizzanti e le loro speranze...
Commento:
Ciascuna delle persone coinvolte, tenta, tra passato e presente, di spiegare una realtà troppo complessa e difficile in un drammatico dialogo a più voci per poter tornare all'istante prima che la loro vita cambiasse, prima che si perdesse il controllo e la direzione, prima di essere travolti e affogati dalle conseguenze degli eventi… Il dolore, l'angoscia, la colpa e la responsabilità, propri di ciascuno dei personaggi, li riconosciamo nostri e per questo ci commuovono.
Non si tratta di un romanzo tradizionale e neppure di una raccolta di racconti. Ciò che meglio rende l'idea di questo libro è un cristallo di Swarosky: un prisma sfaccettato dove ogni porzione di narrazione sfiora le altre ma senza sovrapporsi mai. L'affiancamento delle varie prospettive dà vita a una gemma che riflette il significato complessivo dell'intreccio in un lampo, proprio come il cristallo fa con il riflesso della luce. Una struttura originalissima e una scrittura asciutta ed estremamente coinvolgente che punta direttamente all'anima.
Questo romanzo ha la forza di parlarci dell'amore, l'amore che sbaglia, l'amore impotente e attonito, l'amore che distrugge, l'amore incredulo del dolore e della sofferenza.
(Recensione fornita dall'autrice)