Casa Editrice: Newton Compton Editori - 352 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Thriller
Trama:
A Masone, paesino nei dintorni di Genova, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna, abbandonato in una posa scenografica. Il corpo presenta tre ferite da arma da taglio, nonché un bicchiere da birra conficcato nel ventre. A Gabriele Manzi e alla sua squadra questi dettagli non suonano affatto nuovi: sono i segni distintivi degli omicidi di Vittorio Bianchi, il Mostro del Nord Ovest arrestato tre anni prima. Che si tratti di un emulatore? Nel mentre, l'ex poliziotto Goffredo Spada continua a indagare sulla morte della moglie Anna, uccisa due anni prima da Alessio Bianchi, fratello di Vittorio. Un'indagine che lo conduce sempre più vicino all'assessore regionale Castello. Quale legame unisce il politico ai due fratelli Bianchi? Dopo il ritrovamento di un secondo cadavere, le strade di Manzi e di Spada dovranno incrociarsi ancora una volta, perché scoprire la verità dietro la morte di Anna potrebbe anche essere la chiave per fermare questa nuova scia di omicidi...
Recensione:
Malavasi scrive romanzi originali, dinamici, complessi, molto piacevoli da leggere. Lo conferma in "Dieci motivi per uccidere" sua ultima opera.
La scrittura scorrevole, coinvolge in un vortice di curiosità e interesse. Il romanzo risulta comprensibile anche per chi non ha dimestichezza con le opere precedenti dell'autore. Certo, ci vorranno alcuni capitoli per inquadrare i rapporti tra i personaggi che, man mano, cenni sui pregressi renderanno confidenti anche ai neofiti. Chi invece lo segue dall'inizio andrà spedito, ritrovando figure carismatiche che piacciono, alle prese con un nuovo caso e intrecci personali in evoluzione, per una linea di continuità che regala famigliarità. "Dieci motivi per uccidere" racconta al lettore tre indagini, tre casi che, come fili di un meccanismo criminale, si intrecciano, si stringono sempre più, fino a mostrare un unicum. L'autore inserisce un crimine risolto nel passato, e lo costruisce dalla fase finale della cattura dell'assassino, per poi ricomporre le tappe che hanno portato un serial killer in gabbia; poi, nel presente narrativo, fa addentrare in una nuova indagine, canonica, ufficiale, e un'altra, personale, di cuore e ossessione, per comprendere un lutto, dargli motivazioni, trovare la pace nelle risposte. Nascosta, quasi segreta, non ufficiale, è l'indagine privata di Spada, Federica e Orietta e anche del figlio di Spada, Lorenzo.
Se nei casi del passato e del presente a carico degli inquirenti il lettore vive la suspense, in quello privato di Spada sente l'empatia, l'urgenza e lo sconcerto di fronte alle rivelazioni.
Nel momento poi, dove le strade convergono, c'è esaltazione, attrazione e si contempla una trama che l'autore ha dotato di difficoltà, complessità filosofiche, tra indizi ed enigmi, che catturano l'attenzione e sono anche formativi.
Va da sé che scrivere un libro così non è semplice, c'è tanto da tenere sotto controllo: piani temporali diversi, personaggi che si muovono in maniera indipendente, ognuno con la sua intuizione, il suo tassello da portare avanti e da regalare agli altri. Può esserci la svista, che in effetti c'è. Orietta arriva a una vera rivelazione, trova una persona e un nome, ed è proprio nella rivelazione di questo nome che, mentre si legge si ha contezza della mancanza di un pezzettino, piccolo, magari una semplice battuta di dialogo che è rimasta nella mente dell'autore e il lettore si ritrova lì, sulla carta, la conclusione che piove.
Assorbito il fatto, si torna a procedere e, nell'esplosione di violenza si trova la profondità. Dolori che portano a vendette, sensi di giustizia che arrivano a conclusioni inaspettate, l'amore che muta, i sentimenti che si evolvono o implodono e la ricerca della verità che può essere catartica. "Dieci motivi per uccidere" un thriller accattivante, che indaga il mostro e i motivi che lo portano a emergere.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
Le assurdità abbondano nelle umane vicende e nei tentativi di spiegarle, ma chi ha il vizio di ragionare cerca di leggere l'assurdo in una prospettiva sensata.