Casa Editrice: Capponi Editore - 190 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Saggi
Trama:
A seguito della realizzazione del docufilm "Vinilici. Perché il vinile ama la musica" e a oltre dieci anni dalla pubblicazione del saggio Il vinile al tempo dell'iPod, Iuppariello torna ad affrontare l'argomento vinile, contestualizzandolo al mercato e alla società odierna. Diversi sono i temi affrontati: dal dubbio del possesso alle modalità di ascolto, al peso del vinile nel settore, ma anche il suo ruolo e quello della musica nella società contemporanea e nell'epoca dei social network. Gli argomenti sono affrontati con uno sguardo esteso anche attraverso le numerose interviste realizzate. Un saggio scritto come un diario, considerazioni su di un mondo che approfondisce da sempre per mera passione. Un testo che esprime un'ampia visione, spesso critica, che si rivolge non solo agli appassionati ma anche e soprattutto ai neofiti e ai curiosi che si approcciano a un contesto in continua e rapida evoluzione. Prefazione di Fabio Zuffanti.
Recensione:
"Di vinile e altre storie" è un interessante saggio di Nicola Iuppariello in cui l'Autore, anche avvalendosi delle testimonianze di vari esperti ed operatori nel campo musicale, radiofonico e social, ci offre un'ampia disamina del motivo per cui stiamo assistendo ad una rinascita del vinile anche sotto l'aspetto sociologico, culturale ed economico.
In un mondo in cui tutto passa velocemente di moda, musica compresa, la riscoperta del vinile aiuta i giovani a connettersi e legare con i membri più anziani della famiglia che amano questo modo di ascoltare musica. L'idea di voler tornare al passato o cercare di connettersi a quello che per altri era contemporaneo, è forte e quindi porta oggetti come i vinili a riacquistare popolarità.
Nel testo, Iuppariello e altri sottolineano anche come la nostalgia sia uno dei tanti motivi per cui i vinili hanno guadagnato di nuovo popolarità.
Un aspetto rilevante, che viene più volte rimarcato, è che il vinile offre un'esperienza interattiva tra la musica ed il suo fruitore: la puntina sul giradischi deve essere spostata e una volta che la musica su un lato è stata riprodotta, il vinile deve essere capovolto per sentire l'altro lato, creando, così, una sorta di intimità sensoriale emotiva.
Ascoltare musica utilizzando il vinile, significa dedicare ad essa, e a noi stessi, del tempo che ci consente di prendere parte all'esperienza piuttosto che avere la musica in sottofondo mentre svolgiamo le più svariate attività, ci trasforma da ascoltatori passivi ad attivi. Le caratteristiche uditive sono più calde, più ricche e più profonde, e ci sono anche caratteristiche tattili e visive legate al bisogno fisiologico di conoscenza che espandono la piattaforma artistica e arricchiscono l'esperienza estetica.
Leggendo questo saggio, scopriamo inoltre che c'è chi preferisce, semplicemente, avere una copia reale della musica preferita da conservare, collezionare e, magari, passarla ad altri in un momento successivo piuttosto che accontentarsi solo di una copia digitale. Infine, per altri l'esperienza interattiva richiesta con i vinili consente di "personalizzarne" l'ascolto regolando il sintonizzatore per accentuare o meno toni e volume che sono già più "caldi" rispetto a quelli offerti dal digitale.
Una lettura stimolante sia per chi, appartenendo alla mia generazione, possiede vecchie copie di vinili, si rende conto di averli acquistati e conservati per avere una copia tangibile della musica che non è solo desiderio di possesso, sia per i più giovani che possono accostarsi ad un'esperienza d'ascolto piacevole ed educativa della musica, senza limitarsi a scegliere una playlist casuale che trasmette in streaming un fiume infinito di brani, un modo di ascoltare piuttosto pigro, semplice e veloce che soffoca i suoni ambientali e isola l'ascoltatore a discapito della socializzazione.
Una lettura che offre, con competenza, passione e cognizione di causa, diversi punti di osservazione di un mondo che si pensava passato ma che è estremamente e positivamente attuale.
(Luisa Debenedetti)
Citazioni da questo libro:
"L'album non nasce come un oggetto veloce, da consumare rapidamente, ma è ideato e confezionato per stimolare l'approfondimento."
"Il successo di una musica dipende da quanto essa si imprima negli ascoltatori e per quanto tempo le emozioni derivanti da essa permangano."
"Il fatto stesso che il vinile porti l'ascoltatore a spendere denaro al momento dell'acquisto rompe il circolo vizioso per il quale molti credono che sia la normalità che la musica sia fruita gratuitamente."