Trama:
Una russa che ormai si è inserita a pieno titolo nella vita locale abruzzese, divide con gli abitanti del posto gioie e tristezze, rimanendo comunque se stessa e diversa da loro. Come un pesce di un'altra specie, nell'acquario teramano. Intanto, la sua famiglia italiana la invita a rendersi utile occupandosi del suocero, un vecchio bisbetico e scontroso al quale non vuole badare nessuno. Attraverso questa esperienza nuova e poco gradita, la protagonista arriva a conoscere meglio le persone anziane e scopre che anche loro hanno, come gli altri, dei sentimenti. E persino, si innamorano!
Commento:
Dopo Tutti matti, Olga Tiasto torna con un nuovo romanzo spiritoso ed ironico, in cui il confronto tra la Russia e l'Italia appare in secondo piano, a favore di una serie di brevi avventure che affrontano situazioni tipiche del nostro Paese.
L'autrice, con capitoli veloci e scorrevoli, parla dei nostri politici ma anche della gestione dei familiari anziani; del terremoto in Abruzzo e degli sciacalli che hanno approfittato della tragedia, ma affronta anche una discussione semi-seria sui bisogni del cane; tocca ancora il tema della sanità, della difficile situazione lavoro in Italia, dei programmi televisivi, alternando argomenti seri e semi-seri in un'analisi scherzosa ed ironica ma, purtroppo, molto realistica.
Rispetto al precedente romanzo, ciò che traspare è proprio una minore allegria, un minor brio, forse dovuto ai problemi trattati o ad una maggiore consapevolezza in merito ad essi.
Non mancano comunque capitoli simpatici e divertenti - che danno la precisa impressione di essere autobiografici - nei quali è la quotidianità a primeggiare, come accade ad esempio in Liti da cani in Abruzzo o Un lavaggio forzato in Abruzzo. Queste pagine sembrano quasi una boccata d'aria rispetto alle altre che, invece, sottolineano solo i problemi, tralasciando spesso i tanti aspetti belli e positivi dell'Italia.
Nell'insieme, si tratta di un libro fluido e che si legge velocemente, strappando anche qualche sorriso per le avventure tragicomiche che descrive.
(Maria Guidi)