Trama:
Manie sessuali represse, ricordi opprimenti di un passato doloroso, amore per l'arte e una vita di abitudini, in apparenza normali, celano il "male di vivere" di Giorgio Grechi, rispettabile insegnante di Lettere del Liceo Classico, ormai in pensione.
In una Pavia che attende, timorosa ma incuriosita, l'ondata dell'ennesima piena del "suo" Ticino, sotto una pioggia battente e incessante, crescono a dismisura la sofferenza, l'ansia e le pulsioni borderline del professor Grechi, invischiato, per gioco, nelle ardite trame erotiche di Silvana, giovane e annoiata rampolla della Pavia Bene. I suoi occhi magnetici, il suo corpo flessuoso, eccitante e famelico, spingono oltre il limite e fanno straripare la sessualità malata, ormai fuori controllo, di Giorgio Grechi. Finché l'enormità di un dolore esistenziale, fino ad allora mascherato ma radicato e non più sopportabile, supera il livello di guardia...
Nella loro seconda indagine, i detectives pavesi Gigi Sambuco e Selmo Dell'Oro, dell'Agenzia Investigativa Sambuco & Dell'Oro, con sede in Borgo Ticino, sono catturati in una tela di ragno, torbida e penosa, che raggiunge la sua epifania in un giorno di febbraio, freddo e bianco di neve, a Pavia.
Commento:
Alessandro Reali torna in libreria con la sua stravagante coppia di investigatori privati, così diversi eppure in qualche modo complementari. I due si ritrovano stavolta ad affrontare un caso del tutto differente dal primo, all'apparenza semplice, eppure... quante cose si nascondono dietro un'apparente "vita tranquilla"!
La richiesta di un padre di indagare sulle frequentazioni della figlia apre, infatti, la strada a un giallo amaro, che trae spunto dalla storia per parlare di un problema oggi decisamente attuale: il male di vivere, che coglie numerose persone presentandosi con forme e motivazioni sempre diverse, impedendo però, sempre e comunque, di avere una vita serena.
Giorgio Grechi non è, in realtà, l'unico che si può considerare colpito da questo disturbo, ma la stessa Silvana ed i suoi amici ne sono vittime, inconsapevoli certo, ma decisamente rappresentative.
I ragazzi, infatti, incarnano in pieno l'idea di una vita sprecata e portata ai limiti per pura noia, dove tutto si vuole e tutto ci si concede non tanto perché lo si desideri davvero, ma solo perché si è sempre alla ricerca di nuovi stimoli.
Sambuco e Dell'Oro, coinvolti in questa indagine apparentemente semplice, rimarranno sempre fedeli a se stessi: il primo perso dietro ai propri fantasmi e in qualche modo bloccato da un dolore troppo grande; il secondo con una vita che sembra scorrere sempre, a torto o a ragione, sul filo del rasoio, ai limiti della legalità. Buona la caratterizzazione anche degli altri personaggi, che pur senza essere troppo pesante e particolarizzata, tratteggia i modi di essere e la psicologia dei soggetti, aprendo a profonde (e poco piacevoli, purtroppo!) riflessioni.
Tra frequentazioni segrete e giochi erotici, tra una tazza di the e un laphroaig, si giunge velocemente al drammatico epilogo. Un romanzo piacevolissimo che lascia però con l'amaro in bocca per i temi trattati.
Ora, non resta che attendere la terza indagine di Sambuco e Dell'Oro.
(Maria Guidi)