Trama:
Maria Viani, mentre passa le vacanze nel piccolo paese sull'Appennino, con il marito Francesco, il cane Lampo, la gatta Birba e una famiglia di cinciallegre, si trova catapultata nella crisi sentimentale della sorella Anna. A turbarla ulteriormente è la scoperta del cadavere del nuovo compagno della sorella, ucciso con una modalità che somiglia a una vera e propria esecuzione. Un delitto inspiegabile che la porta a indagare nella Genova degli anni '70 scossa dalle azioni del terrorismo. Maria rivive l'atmosfera di quegli anni di piombo ricostruendo gli avvenimenti del passato e giungendo alla logica soluzione del caso.
Commento:
Una storia semplice, adatta alla lettura estiva sotto l'ombrellone. Un giallo scritto in maniera fresca e pulita, anche se alcuni punti risultano un po' più pesanti del dovuto.
L'indagine è descritta in modo lineare e, a tratti, quasi superficiale, cosa che lo rende sicuramente migliore di molti altri libri del genere i quali, soffermandosi troppo su dettagli, potrebbero risultare addirittura sgradevoli ai profani. L'autrice riesce invece a mettere nuovamente in scena un racconto coinvolgente e appassionante per il lettore, facendo godere di quel brivido che ogni vero giallo sa dare.
Qui passato e presente si fondono in una trama semplice ma ben delineata. Le vicende che coinvolgono la vita delle due sorelle, Anna e Maria, hanno il tono tipico della commedia: un amore che finisce, un altro che incomincia, un conto da pagare coi familiari che non capiscono le motivazioni del suo gesto, ma l'assassinio del nuovo compagno di Anna spezza l'incantesimo.
Un romanzo che unisce due argomenti forti: il terrorismo di fine anni '70 e la riflessione su come sia difficile la comunicazione tra uomini e donne e come sia arduo migliorare il rapporto tra questi due universi opposti, ma in fondo simili.
Un libro consigliato agli amanti del genere, poichè Maria Teresa Valle, ancora una volta, non delude i suoi lettori.
(Jessica Franco)