Genere: Noir

Trama:
Maria Viani coglie l'occasione di un lungo viaggio in macchina con il marito, un uomo simpatico e un complice, per parlargli di un episodio accadutole negli anni Cinquanta, quando era una bambina e abitava nella piccola cittadina di Varazze. Racconta di un'anziana guaritrice che viene trovata morta nella sua cucina. Il fatto è derubricato dai carabinieri come incidente, ma è davvero così? La piccola Maria coadiuvata dal nonno indaga. Riuscirà a scoprire cosa è successo veramente? E dove stanno andando Maria e suo marito e perché?

Commento:
L'autrice ci conduce attraverso un viaggio nella Varazze del 1955, un'occasione per ripercorrere i ricordi di un'infanzia lontana, un flash back nella vita di Maria bambina che, con la sua amica Cecilia e suo nonno, una figura importante e molto presente nella vita della nipote, scoprirà quello che si nasconde dietro l'apparente morte accidentale di un'anziana donna, una guaritrice locale conosciuta come Mainitìn.
Maria è una bambina che ama andare in bici, scrivere e leggere, sebbene abbia poche occasioni per farlo, ed è attraverso questa bambina che l'autrice omonima affronta un tema importante: cosa è giusto e cosa è sbagliato? Non è mai tutto o bianco o nero.
Come nei precedenti lavori, i finali sono sempre un po' amari e lasciati al giudizio del lettore. Da vero noir. La scrittura è, come sempre, molto fluida, coinvolgente e i dialoghi sono veloci e elaborati con un lessico semplice e immediato.
La difficoltà che si può riscontrare in testi di questo tipo, di creare sempre qualcosa di nuovo, viene annullata da Maria Teresa Valle che riesce continuamente a sorprendere il lettore.
Un libro da leggere per chi è appassionato del genere, un ottimo viaggio tra epoche e luoghi diversi.
(Jessica Franco)

Della stessa autrice:
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