Trama: Confine parla di un mondo vissuto nelle gradazioni del bianco e del nero e del magnifico tentativo di una ragazzina di coniugare questi due estremi, di provare a far comunicare e mai coincidere i due opposti di luce.
Un mondo di favole lontane e certezze presenti nei racconti di chi le sta accanto. Confine è destinato indifferentemente sia al pubblico dei piccoli lettori che degli adulti che amano ricordare e viaggiare nella propria parte più interiore.
Commento:
Una favola che si svolge sul confine: è la storia di una bambina che passa le giornate un po' nella radura tra le farfalle e le lucertole, un po' nel bosco ad ascoltare le foglie, un po' nel mezzo, sul limitare del bosco, là, dove da una parte c'è luce e dall'altra ombra.
Su questo confine lei si sente al sicuro, perché lì tutto è lampante, così come al sicuro si sente quando torna a casa dal nonno, che le racconta sempre qualche storia di tempi lontani: storie in cui tutto è semplice, come una strada che va da un punto all'altro senza bivi, dritta come una linea.
Un racconto tenero, che sa di libertà e di casa, di fantasia e sicurezza.
Samuele Larocchia, alias Neko, con i suoi testi e Francesca Quatraro con le sue illustrazioni, formano un connubio ideale per la creazione di un libro per bambini - ma anche per adulti - dal sapore intenso e piacevole, che invita alla lettura e alla scoperta di immagini delicate.
Entrambi centrano in pieno il bersaglio dell'incitamento alla lettura, perché come dice Gianni Rodari ne Il cane di Magonza: "non si nasce con l'istinto della lettura, come si nasce con quello di mangiare e bere. Si tratta di un bisogno culturale che può essere innestato nella personalità infantile. Operazione quanto mai delicata, perché il solo paragone che sopporta è quello dell'innesto di un nuovo senso: il senso del libro, le capacità di usare il libro come uno strumento per conoscere il mondo, per conquistare la realtà, per crescere".
(Benedetta Gigli)