Trama:
Il tempo che non muore è quello che ritorna? Pare di sì, se questa volta, mentre presenzia al funerale di un amico, Marlowe incontra un Irlandese conosciuto da bambino, che gli lascia una busta con il mistero del passato, e un tesoro, per poi svanire dalla scena inghiottito nel ventre di una nave di Cape Town. Dopo Marlowe ti amo e Dimmi chi sei, Marlowe, Frank Spada tesse nuovamente la sceneggiatura di un film d'epoca, dove gli indizi si configurano come misteri ai quali solo il tempo può dare soluzione. L'incarico di svolgere un'indagine sul fratello di una "lady in passerella", accusato di omicidio, porta Marlowe a varcare una linea di confine parallela all'Oceano Pacifico, costringendolo a far ruotare gli assi della Olds a Las Mesas e a contabilizzare la strada percorsa da un'automobile che è un mito con gli squillanti dollari di un libretto al portatore. Neppure chi comanda il "caso" può sottrarsi al gioco, e rischia di trovarsi messo a nudo per i suoi rapporti con gli agenti federali. Per Marlowe, e per il suo inseparabile doppio impegnato a esercitarsi con lo spirito, non sarà difficile capire che un tesoro maschera un traffico pesante e che l'identità di un morto non può essere provata da un cadavere con qualche dito in meno.
Commento:
Frank Spada torna in libreria con Doppio Marlowe. Liscio e senza ghiaccio per presentarci un protagonista un po' diverso dal solito, non solo maggiormente attento ai richiami del cuore, ma anche più riflessivo, introspettivo quasi, forse a causa di quel passato che, d'improvviso, torna alla ribalta.
I ricordi si susseguono, dando forma e peso ad un presente pieno di interrogativi, da vivere al ritmo della musica jazz che accompagna il romanzo, alternando momenti di quiete a momenti di movimento concitato.
Con lo stile elegante che contraddistingue l'autore e quella scrittura ricca di citazioni e metafore che richiede la piena attenzione del lettore per essere capita nella sua interezza, stavolta troviamo Marlowe alle prese con un mistero che lo riporta indietro negli anni, al periodo "dei calzoni corti" e ad un'amicizia che, anche a distanza di anni, lo convince a mettersi in gioco e a rischiare in prima persona.
Un romanzo intenso che, tra una citazione e un riferimento cinematografico, riporta il lettore nella California degli anni Cinquanta, insieme a Marlowe e a chi non lo lascia mai solo, magari non visibile ma sempre assolutamente presente.
(Maria Guidi)