Trama:
"Perché ti scrivo tutto questo? Cosa significano queste confessioni lunghe e tropo intime? A questo punto forse ti sarai stufata, sbuffando avrai sfogliato una pagina dopo l'altra. Dove vuole andare, ti sarai chiesta, dove mi porta? E' vero, nel discorso divago, invece di prendere la via principale e spesso e volentieri imbocco umili sentieri. Do l'impressione di essermi persa e forse non è un'impressione: mi sono persa davvero. Ma è questo il cammino che richiede quello che tu tanto cerchi, il centro."
"Va' dove ti porta il cuore", uno dei più straordinari casi letterari degli anni Novanta, che ha emozionato lettrici e lettori di ogni età, racconta una storia forte e umanissima in forma di lunga lettera - scandita come un diario - di una donna anziana alla giovane nipote lontana. E' una lettera d'amore e allo stesso tempo una pacata ma appassionata confessione a cuore aperto di un'intera vita che nel gesto della scrittura ritrova finalmente il senso della propria esperienza e della propria identità.
Commento:
Un romanzo decisamente sentimentale, spesso sdolcinato, e in alcuni tratti stucchevole. Una nonna che preferisce affidare alla penna cose che avrebbe, forse, dovuto dire a voce. Sicuramente è più facile scrivere guardando un foglio di carta che parlare guardando negli occhi una persona.
Un viaggio con le parole lungo una vita.
Si tratta di uno dei libri più controversi degli anni '90. Difficile trovare una persona che sia rimasta mediamente colpita da queste parole. O piace alla follia o si resta annoiati da tanto mieloso buonismo. Per gli amanti del genere è sicuramente un libro da leggere.
(Norberto Loricati)