Trama:
Il romanzo d'esordio della scrittrice con, in appendice, "La dormeuse électronique", brano compreso nella prima stesura.
"Ruben è una parte del mio carattere che, con la saggezza degli anni, ho imparato a mascherare abbastanza bene ma che è sempre presente, che mi fa sempre scendere dalla parte sbagliata e imboccare con sicurezza le porte dei gabinetti, convinta che siano l'uscita sulle scale e conversare amabilmente, nelle cene importanti, con la cameriera convinta che sia la padrona di casa." (Susanna Tamaro)
Commento:
Un libro piacevole da leggere. Il protagonista, Ruben, è un tipo decisamente strano, fuori dal comune, uno che vorrebbe vivere solo gli agi della vita ma, a causa di un equivoco iniziale, è costretto a scappare da tutti e a non farsi riconoscere.
C'è un crescendo di situazioni grottesche e paradossali in cui si pensa sempre di aver toccato il fondo e invece l'ambientazione successiva è sempre peggiore della precedente. La cosa che sorprende è l'apatica rassegnazione con cui Ruben affronta le sue vicissitudini, al punto che il lettore vorrebbe potergli dare una scrollata per metterlo sulla retta via.
Il finale in realtà non è un finale, il lettore può immaginare che ancora altre stranezze accadranno prima che tutto si sistemi.
(Norberto Loricati)