Trama:
Ci sono giorni che scivolano via senza lasciare un segno, ma ce ne sono anche alcuni che non si vogliono far dimenticare: giorni speciali, molto particolari. Giorni che arrivano quando meno te lo aspetti.
Miguel, Rotella, Simone detto Zep, Michele detto Balo (perché, come Balotelli, è un italiano nero), Rosy, Francesca detta Frappa (ma Rotella dice che assomiglia più a una castagnola) e Viviana detta Vivi (o anche Vivident perché porta l'apparecchio), si ritrovano come tutte le mattine sul tram che li porta a scuola, verso quello che dovrebbe essere un giorno come tutti gli altri. Ma in classe troveranno una sorpresa: un gioco di ruolo, coordinato da giovani volontarie di Amnesty, che li catapulterà in vite diverse. Dopo nulla sarà come prima e forse... qualcosa nel futuro cambierà.
Commento:
Splendido è il primo aggettivo che viene in mente per commentare questo libro che, attraverso la brillante idea di un gioco di ruolo, apre gli occhi a un gruppo di ragazzi su realtà che, di fatto, conoscono solo per averne sentito parlare, vissute quindi come qualcosa di distante che non li riguarda direttamente e senza averci mai davvero riflettuto sopra.
Sotto la guida di Federica e Ginevra, volontarie di Amnesty, ciascuno dei protagonisti interpreta il ruolo di un altro ragazzo, di nazionalità e tipo di vita diversa dalla propria. Ci sono il bambino-soldato, il profugo, la zingara, il ragazzo ricco, ecc., ogni personaggio con la propria famiglia, i problemi o le belle cose di ogni giorno. Attraverso il gioco, gli studenti scopriranno che, nel mondo, essere ragazzi e avere la stessa età non significa necessariamente avere gli stessi diritti, le stesse opportunità di crescita e nemmeno le stesse sicurezze nelle cose fondamentali (casa, cibo, vestiti, ecc.). C'è chi, a differenza loro, non va a scuola ma a combattere oppure a lavorare, chi non ha una casa né cibo né qualcuno che si preoccupi di lui... e di colpo nascono, spontanee e immediate, le prime riflessioni. I ragazzi che impersonano coloro che hanno avuto tutto dalla vita, iniziano a sentirsi baciati dalla sorte e in difficoltà di fronte ai compagni meno fortunati, cominciando a provare il desiderio di far qualcosa per gli altri e iniziando a riflettere su quale possa essere la strada migliore per riuscirci.
Nasce, sincera e per la prima volta davvero sentita, la consapevolezza che ci sono persone che hanno meno e che solo lavorando tutti insieme certe disparità possono cessare. Dalla sensibilità di R. Fantini e A. Marchesi, corredato dalle belle illustrazioni di Dido, un testo semplice e commovente, il cui messaggio passa con immediatezza e forse, tra qualche anno, grazie alle nuove generazioni ci potrà davvero essere un mondo diverso.
(Maria Guidi)