Trama:
Nitto è un uomo duro, legnoso, il suo sogno è possedere un grande fondo. La nascita di una nipote, Leda, lo riempie di speranza: attraverso un matrimonio combinato potrà finalmente ingrandire il suo regno. Tutto pare procedere secondo i suoi progetti e Leda a tredici anni si ritrova fidanzata con Tindaro, figlio adorato di Tino ed erede della sua terra. Ma come in un vero incubo la situazione precipita, una disgrazia inimmaginabile si abbatte sulle famiglie e la bella Leda diventa "un mostro" di cui la gente sussurra con timore. Sarà un poeta, candido come un eremita, ad aiutare la "donna volpe" a sopravvivere a un destino terribile.
Commento:
Dedicato dall'autrice a Julia Pastrana, la donna barbuta che intorno al 1800 divenne famosa per la sua particolarità e venne sfruttata come un fenomeno da baraccone, questo libro è per tutti coloro che sono considerati "diversi" perché si allontanano, per un qualsiasi motivo, dal concetto di normalità. In questo suo nuovo romanzo la Pierangelini racconta la triste storia di Leda che, a causa di una strana malattia, decide di allontanarsi dal mondo esterno per nascondere il suo aspetto. La vita in un piccolo centro, la presenza di un padre-padrone che decide cosa è meglio per lei costringendola anche a un matrimonio d'interesse, la curiosità morbosa dei compaesani unita alle battutine sottovoce che circolano per il paese sul suo conto, tutto serve a rovinare la vita di Leda ed a trasmettere un forte senso di rassegnazione: quello di una donna che ha ormai rinunciato a vivere veramente e che sembra aspettare la fine, perché non nutre più alcuna speranza nel futuro.
La protagonista si rivela doppiamente sfortunata, non solo per il problema fisico che la allontana dagli altri, ma soprattutto per la cattiveria di coloro che la circondano. Solo un uomo, un poeta, cerca di avvicinarla con animo diverso e finisce per aiutarla quanto basta perché lei decida di passare dalla prigione fittizia in cui si è chiusa, alla clausura definitiva come suora, chiudendosi in un isolamento che la preserverà dalla crudeltà del mondo esterno.
Molto profondo e intenso. Anche con questo romanzo l'autrice tocca il cuore del lettore, grazie al modo di raccontare diretto ma nel contempo delicato e grazie alla sua bravura nell'esprimere sentimenti ed emozioni.
Da rilevare inoltre l'accuratezza nelle descrizioni, sia per ciò che riguarda l'ambiente, con suoni, rumori ed odori tipici del luogo in cui la vicenda si svolge, sia per la caratterizzazione dei personaggi, magistralmente descritti che, grazie ad un linguaggio diretto ed alle frasi dialettali presenti nei dialoghi (il romanzo è ambientato in Sicilia), trasmettono con immediatezza il loro sentire.
Davvero bello.
(Maria Guidi)