Trama:
La monotona vita di Alfredo, "baby pensionato, afflitto da smemoratezza e malinconico pessimismo", viene travolta da Andrea, figura dalla misteriosa identità sessuale. Incontri e scontri casuali, come voluti dal destino, porteranno entrambi a vivere una passione impetuosa. A infittire dubbi e malintesi, fantasmi di vite trascorse, gli amici di lui e un presuntuoso musicista, il violoncellista Giorgio. 'A jatta, impertinente gatta filosofa, scivolando tra le pagine scandisce tempi e ritmi di una realtà sociale spesso meschina e provinciale. L'autrice coglie il pretesto per mettere in luce un universo affettivo molteplice e variegato attorno al quale l'opinione pubblica continua a dividersi, offrendo numerosi spunti di riflessione circa l'opportunità di restituire dignità e identità sociale a chi vive fuori dalla logica etero sessista.
Commento:
Questo è il primo romanzo che leggo di un'autrice che ha al suo attivo già altri titoli e devo dire che mi ha colpita molto. Ambientato in Sicilia, affronta con delicatezza un tema scottante e spesso imbarazzante, quello dell'amore tra un uomo, Alfredo, e una donna, Andrea, che è diventata donna nel fisico solo dopo diverse operazioni ma che lo è, nel cuore e nella mente, fin dall'infanzia.
E' bellissimo vedere l'amore che nasce e si sviluppa nonostante i pregiudizi e l'ipocrisia della gente, nonostante le chiacchiere dietro le spalle, un amore che cresce e si rafforza pur con tutti i problemi che ovviamente esistono, portando gioia e serenità nella vita di due persone che, fino a quel momento, hanno vissuto solo brevi esperienze superficiali e senza sentimento.
L'ambientazione, alcune battute scritte in dialetto con lo scopo di rendere al meglio l'atmosfera del luogo ed i sentimenti dei protagonisti, l'accento sul forte legame di amicizia che porta Pippo (il migliore amico di Alfredo) ad accettare una storia che non capisce né condivide in pieno, rendono il romanzo non solo piacevole, ma intenso e commovente.
La presenza della gatta che dà il titolo al romanzo, è discreta ma fondamentale: è infatti la figura che accompagna Alfredo per tutto il libro, con cui lui si sfoga e con cui a volte litiga, con cui riflette ad alta voce e che lo fa sentire meno solo.
L'unico neo di questo libro è, forse, l'eccessiva tranquillità con cui il protagonista accetta la notizia che Andrea era in precedenza un uomo. E' vero che lo scopre quando la storia tra loro è già avviata e quindi sa bene che lei adesso è donna; è vero anche che viene richiamato il suo spirito da sempre libero ed un carattere che, anche in passato, lo ha portato a vivere il sesso senza troppi problemi considerandolo - cito testualmente l'autrice - "una spezia corroborante con cui ognuno, secondo i propri gusti, s'insaporisce la vita" ma... probabilmente una riflessione maggiormente approfondita ed un minimo di incertezza da parte sua, sarebbero stati più realistici, visto l'argomento di forte impatto emotivo. A parte questo, resta un gran bel libro, che esprime in pieno la felicità che si prova nell'essere accettati per ciò che si è. Peccato che sia così breve, avrei voluto godere della compagnia di questa splendida coppia un po' più a lungo!
(Maria Guidi)