Trama:
Carl Streator è un uomo solitario. Ha quarant'anni, è vedovo e fa il giornalista. Mentre lavora a un reportage sulla sindrome della morte improvvisa del neonato scopre qualcosa di terribile: la presenza in tutti i luoghi dove sono morti dei bambini piccoli del libro "Poesie e filastrocche da tutto il mondo", immancabilmente aperto su una nenia africana usata per dare la "dolce morte". Il canto si rivela un'arma micidiale: basta leggerlo a voce alta o anche solo recitarlo a mente "dirigendolo" verso qualcuno e quel qualcuno finisce per tirare le cuoia. Carl, diventato, più o meno involontariamente, un serial killer, si associa con un'agente immobiliare per distruggere tutte le copie esistenti del libro.
Commento:
Palahniuk è un autore che si ama o si odia, a causa del suo stile narrativo particolarissimo. Sempre sopra le righe, surreale ma capace, nonostante questo, di trasmettere con forza messaggi strettamente legati all'attualità, con Ninna nanna evidenzia gli aspetti peggiori della società odierna, attraverso una trama affascinante e ricca di mistero in cui si muovono personaggi talmente bizzarri da risultare quasi incredibili.
Il romanzo ha una struttura narrativa che può apparire inizialmente confusionaria ma che, una volta giunti all'epilogo, raccoglie le fila di tutto il libro, a patto, chiaramente, di riuscire a staccare dalla logica comune per immergersi in quella, a tratti folle, dell'autore.
Se le sue descrizioni fin troppo minuziose (Il vestito è fatto di una stoffa ruvida tipo fodera di divano, bordato di un nastrino bianco. E' rosa, ma non rosa gamberetto. Più un rosa pâté di gamberetti su crostini all'acqua con spruzzatina di prezzemolo e cucchiaino di caviale.) strappano sorrisi, l'aspra critica sociale arriva diretta come un pugno, anche quando proviene dalla bocca di personaggi come Ostrica, che possono apparire, a una lettura superficiale, i meno indicati.
A metà strada tra il mistery e il thriller, con una spruzzata di sentimento e tanta ironia, Palahniuk regala ai suoi lettori un romanzo eccellente, riuscendo a rendere quasi realistica persino una trama come questa, ricca di eventi praticamente impossibili. Spiazzante il finale, del tutto inatteso ma decisamente in linea con il resto della storia. Stupendo.
(Maria Guidi)