Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 422 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Romanzo storico
Trama:
Roma, settembre 12 a. C. Augusto, padrone di Roma dal 31 a. C., è da poco diventato anche Pontefice massimo. Ha saldamente in mano tutto il potere, ma è rimasto solo: Marco Vipsanio Agrippa, fedele amico e genero, è morto da pochi mesi; Gaio Cilnio Mecenate, il più ascoltato consigliere politico, si è ritirato a vita privata. Misteriosi omicidi ed eventi apparentemente prodigiosi sconvolgono Roma e minacciano il sistema istituzionale che Augusto e i suoi collaboratori hanno tanto faticosamente costruito. Mecenate è chiamato dal Principe a indagare in via riservata, muovendosi, da profondo conoscitore della natura umana, in una Roma nella quale la simulazione e la dissimulazione sono armi politiche affilatissime. Aiutato dal suo medico personale, il greco Ermocrate di Alessandria, e dal centurione Quinto Publicio Clemente, deve trovare il modo di sventare un complotto internazionale e di sopravvivere agli intrighi che qualcuno trama, anche nella casa di Augusto.
Recensione:
Un giallo storico splendido, capace di mescolare con sapienza ed equilibrio passato, mistero e profondità dei personaggi.
Se vi piacciono questi ingredienti e apprezzate le opere di Danila Comastri Montanari, con la sua saga di Publio Aurelio Stazio, "Mecenate e il maestro della paura" è un libro che non potete perdervi.
Valcossi apre per i lettori un vero e proprio passaggio temporale, permettendo di ritrovarci a Roma antica, sotto il governo di Ottaviano Augusto, il Principe erede del Divino Giulio, il Cesare che porta la tanta agognata serenità dopo i bagni di sangue delle guerre civili. Ma a qualcuno la sua forma di governo non piace, la definiscono una tirannide che affossa la repubblica, quindi c'è una sola soluzione: un complotto per rovesciare il governo.
Nel fascino indiscusso della Città Eterna, che sentiamo vivere, pulsare, come un organismo vivente, la politica scorre nel sangue dei suoi abitanti e con essa l'intrigo, la furbizia ed il raggiro. Prodigi nefasti che sembrano il prodotto dell'ira degli dei, omicidi, la tensione che monta nel popolo. I nemici di Cesare si nascondono nelle ombre e solo un uomo, un amico, un confidente, può salvare lui e Roma stessa: Mecenate.
Un protagonista meraviglioso il Mecenate dell'autore, che esce dalle pagine per divenire uomo di carne e ossa. La generosità e l'amore per le arti vanno a braccetto con l'intelligenza, la capacità di capire gli altri. In un misto di severità, gentilezza, fermezza e acume, il suo carisma è indiscusso come il talento di portare le persone dalla sua parte, e in questa vicenda avrà bisogno di tutto questo e anche di più, come alleati sicuri e amici sinceri, oltre che capaci.
Mecenate è senza dubbio il personaggio principale, ma anche le altre figure che lo accompagnano nel teatro del romanzo sono costruite con profondità e completezza, impossibile non amarle ed identificarsi con loro: dal medico Ermocrate all'etéra Fillide, dall'efficiente Publicio alla dolce Corinna, perfino Terenzia, la terribile moglie di Mecenate, risulta simpatica nella sua acidità. I rapporti tra di loro e gli altri personaggi, amici o antagonisti, sono perfette impalcature di intenti umani che si dispiegano con chiarezza davanti al lettore, grazie alla scrittura fluida, di effetto ed estremamente corretta, ma soprattutto per i dialoghi che risultano ritmati, attraenti, come raramente mi è capitato di vedere.
Una trama che imprigiona in un vortice che incuriosisce e rapisce, facendo crescere la tensione per una vicenda che non si riesce ad abbandonare.
Indagini, colpi di scena, suspense. Un climax giallo che a tratti sfocia nel thriller, sempre coerentemente inserito nel contesto storico. "Mecenate e il maestro della paura", un romanzo che vi farà vivere una emozionante avventura all'ombra dei sette colli!
(Tatiana Vanini)