Sulla traccia del sole
di Gian Maria Donini
Casa Editrice: Dialoghi - 136 pagine
Formati disponibili: cartaceo
Genere: Narrativa
Trama:
Gian Maria ha ventiquattro anni e vuole mordere la vita. Ha nel cassetto un romanzo, frutto della propria arte, ed è disposto a tutto pur di trovare la strada verso la pubblicazione. Tortuoso e maledetto, il percorso scelto dal ragazzo per soddisfare la propria ambizione si snoda tra presente e passato, tra gli amici di oggi e i bagordi di ieri. In un flusso di coscienza diretto e liberatorio, il protagonista racconta di se stesso, della sua vita e delle persone che vi gravitano attorno, mettendo su carta emozioni e desideri.
Recensione:
Un romanzo che può essere una biografia o frutto di fantasia, "Sulla traccia del sole" ci porta ad accompagnare il protagonista/autore, per un tratto di vita.
E' la storia di un ragazzo in cerca di uno sbocco, di un'emancipazione da un vita che non lo soddisfa verso qualcosa di meglio. Una ricerca privata, me che trova certo risonanza nei lettori, con la stessa intensità se si condivide anche l'età, oppure come un'eco di una fase sperimentata se chi si accosta all'opera appartiene ad un pubblico più adulto.
Scritto in prima persona dallo scrittore/personaggio principale, il libro accosta la ricerca di un editore intenzionato a pubblicare l'opera di Gian Maria, a pensieri e considerazioni private, come anche racconti di ricordi e di esperienze fatte e condivise.
Da questa struttura ne esce un'esperienza di lettura surreale: si finisce catapultati in un vortice, un gorgo di parole che impattano e spiazzano, perché non è possibile distinguere il mondo reale da quello immaginifico dell'autore. E' un cadere nel libro, una sensazione affatto fastidiosa, con un suo fascino, il dubbio e il bilico danno curiosità, anche se il linguaggio usato può risuonare dissonante a certe orecchie.
Donini usa in prevalenza una narrazione colloquiale, tipica della lingua parlata, dove non mancano termini scurrili o volgari. Scelta rischiosa, perché si evince che dietro c'è una penna capace di ben altro eloquio, oltre al fatto che alcune affermazioni o pensieri del protagonista possono risultare privi di delicatezza, dei filtri di quel politicamente corretto che, se da una parte rende i temi più morbidi, dall'altra toglie in verità e in genuinità di pancia.
"Sulla traccia del sole" è un libro diretto, che non pone problemi a dire la sua, piaccia o non piaccia. Di certo non difetta di carattere o personalità e tra le pagine si possono incontrare anche frequenti momenti di profondità e di introspezione.
Incontri, amori, esperienze, anche i rapporti famigliari hanno una loro localizzazione, personaggi che si accostano all'interprete principale, danno sapori diversi, anche se, rispetto al protagonista, restano un po' sullo sfondo. E' il narratore a spiccare, gli altri sono spalle atte a creare un particolare angolo di storia. Rari e rarefatti anche i dialoghi: preponderante è il pensiero dello scrivente, il suo punto di vista.
"Sulla traccia del sole" è un'opera prima che divide: o la si apprezza oppure no, di certo non lascia indifferenti.
(Tatiana Vanini)
Citazioni da questo libro:
L'uomo vale esattamente quanto ciò che cerca, e cerca ciò che non è in grado di capire.
Le opere d'arte sono sentimento, non tecnica. Passione, non contenimento. Esteriorizzare la vita, non apatia. Al di là dell'arte, gli occhi sono il tutto.
L'uomo vale esattamente quanto ciò che cerca, e cerca ciò che non è in grado di capire.
Le opere d'arte sono sentimento, non tecnica. Passione, non contenimento. Esteriorizzare la vita, non apatia. Al di là dell'arte, gli occhi sono il tutto.
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