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Genere: Thriller

Trama:
Memoria e raziocinio. Claudia ha sempre creduto che la stabilità di una persona si fondasse su questi due elementi. L'idea di perdere il controllo della propria mente e dei ricordi, la terrorizza. Eppure, è proprio quello che le sta accadendo. Scrittrice di romanzi thriller e horror, la giovane donna ha cominciato a soffrire di ripetuti e violenti attacchi epilettici e ormai ha perso il controllo della propria vita. Decisa a capire i perché della sua malattia, si affida alle cure del Dottor Mereu, primario di Neurologia dell'ospedale Sant'Anna di Roma. Tra i corridoi di questa struttura, le condizioni mentali di Claudia peggiorano. Cosa le sta accadendo? Davvero non può più fidarsi di se stessa? Dei suoi sensi? Claudia cercherà le risposte alle tante domande, scavando nella sua mente e inoltrandosi tra i reparti dell'ospedale, trovando solo altri dubbi e interrogativi.

Recensione:
Un thriller psicologico dove la tensione si sente scorrere potente tra le pagine. Un romanzo con note horror che gli conferiscono vigore senza interferire con una trama ideata con attenzione, passo dopo passo, per dare al lettore tante emozioni. "L'ultima cura" è un'opera che definire avvincente è poco: è curiosità che si alimenta, interesse che non scema, sensazioni da approfondire che portano il pensiero lì, al libro, anche nei momenti in cui ci attende mentre siamo impegnati con la quotidianità.
La scrittura di Elena Mandolini è corretta, scorre veloce con un ritmo che è malia incantatrice, corda che lega e strada che guida.
I suoi personaggi sono vivi e vibranti, diversi tra loro e ricchi di quelle sfaccettature che escono dalle righe di inchiostro per incontrare chi legge, prenderlo per mano e condurlo in un'avventura imprevedibile e sorprendente.
Claudia è la protagonista e di certo, per il ruolo principale che riveste, è colei che meglio comprendiamo e siamo portati a sentire affine. Condividiamo le sue giornate, sviluppando un legame empatico che ci fa vivere e provare le sue sensazioni, ma anche le figure che nel romanzo la accompagnano sono intriganti. Tra tutti c'è un legame che si modifica, cambiando aspetto e rivelando aiuto o pericolo a seconda del momento; una miscela esplosiva che tiene sempre sull'attenti, pronti alla nuova rivelazione.
"L'ultima cura" è un thriller che procede su livelli chiari: c'è la normalità introduttiva dell'inizio, luminosa come l'alba; il momento in cui alcune cose iniziano a stonare, mostrando le ombre che si allungano con il procedere della giornata; c'è la situazione che raggiunge l'apice e il massimo della tensione, il diffondersi dell'oscurità crepuscolare del pericolo, della gabbia che si rivela mostrando le zanne del dubbio, della paura e dell'incertezza. Occorrerà discendere con coraggio nella notte più buia, accettare l'immaginabile, sfiorare la follia prima di tornare di nuovo al mattino, dove tutte le certezze saranno spazzate vie e il mondo ci si rivelerà diverso.
Il detto "Beata ignoranza", nasconde una verità amara: la conoscenza non porta la felicità e, a volte, non è facile da accettare. Questo libro ne è l'emblema. Come esseri umani, la naturale curiosità ci porta a voler sapere e comprendere, ma così potremmo giocarci la serenità e l'ingenuità. "Se ricordi, vorrai dimenticare", dice una frase sulla cover del libro, io aggiungo "Se dimentichi, vorrai a tutti i costi ricordare".
Oblio o ricordi, una scelta difficile per tutti noi. Leggete questo libro e rispondete secondo coscienza!
Consigliato.
(Tatiana Vanini)

Della stessa autrice:
Il Signore dei Racconti



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