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L'aurora di una nuova vita
di Enrico Maria Calà

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 84 pagine
    Formati disponibili: ebook




  • Genere: Horror

    Trama:
    Federico è un insegnante di trentasette anni al principio di una profonda crisi esistenziale, testimoniata in primo luogo dalla scialba sensazione che, in quell'estate, il mare insolitamente produce in lui.
    Rivede prima Giovanni, un vecchio collega universitario, e bizzarre coincidenze gli fanno ipotizzare da subito che il suo amico sia già morto al momento dell'incontro. Poi Laura, una sua ex, gli annuncia di essere incinta di un bambino che ritiene sicuramente loro.
    La notizia sconvolge la monotona quotidianità del protagonista che inizia a nutrire verso la donna contrastanti sentimenti di fiducia e sospetto, amore e rancore, mentre si succedono fenomeni sempre più inquietanti, primo fra tutti la comparsa di un satiro beffardo.
    Federico sembra convincersi che questi fatti paradossali non siano il semplice frutto della sua mente, ma che l'intera realtà venga governata da forze occulte, a tal punto da far vacillare la sua fede razionalistica. Ciò acuisce progressivamente la sua condizione di avvilimento morale, lo trascina in un grave stato psicotico-depressivo e, infine, in una tragica spirale omicida.

    Recensione:
    Un libro che è discesa verso la follia, alla rincorsa di pensieri ora lucidi, ora slegati, paranoici e labirintici. "L'aurora di una nuova vita" si rivela breve romanzo, dalle tinte fosche e claustrofobiche.
    La scrittura di Calà è fluida, corretta, in alcuni punti colta e forbita. Ci trasporta, con chiarezza e distopica capacità, nella mente sempre più sconvolta del protagonista Federico.
    Sarebbe stato meglio, ai fini dell'empatia del lettore verso il personaggio principale, scoprirlo anche nella normalità, invece ci accostiamo a Federico quando in lui qualcosa si è già rotto, quindi non possiamo apprezzarne il cambiamento e immedesimarci in lui.
    Sebbene la narrazione sia in prima persona, resta distante dal nostro sentire: il suo è un resoconto che viviamo separati come da una lastra di vetro. Tutte le sue sensazioni, le riflessioni, sono esposte e visibili, ma non condivise. Quello che invece è apprezzabile è il senso di disagio che questo romanzo trasmette. Vibrante e concreto, è reso in maniera ottimale dall'autore.
    Incontri con personaggi dal comportamento alquanto bizzarro, situazioni al limite ci fanno domandare cosa stia accadendo nella realtà. Le cose sono davvero come Federico le riporta? All'inizio abbiamo fiducia in lui, non c'è motivo di dubitare. Poi, man mano che le allucinazioni visive e i disturbi fisici aumentano, qualche domanda sorge spontanea.
    Il romanzo possiede un ritmo ben cadenzato, un andamento quasi ipnotico. E' il resoconto del male che si impossessa della mente, che fa vedere nemici e complotti dove non ci sono, che rende la normalità un gioco di artificio, una recita. Quando la morte entra in gioco, il suo arrivo era atteso. Non è una sorpresa ma una conseguenza di una logica sempre più destrutturata.
    Le figure che popolano l'opera, che interagiscono con Federico, restano estranee. Di loro sappiamo solo quanto il narratore ci dice, sempre meno affidabile, impossibile non interrogarci se alcuni esistano davvero su un piano fisico. E' il limite imposto dalla struttura in prima persona: non essendoci una voce fuori dal coro, che veda gli eventi dall'esterno sopra le parti, non possiamo valutare gli altri personaggi, non abbiamo strumenti per giudicare il loro sentire e i comportamenti.
    Questa è la grande pecca di quello che è sicuramente un romanzo psicologico, più sull'horror che nel thriller. Troppo dentro da una parte, troppo poco fuori per sentire la tensione, la paura, per chi si approccia a Federico. Manca il tranfert emotivo, la paura per individui che, di fatto, restano sulla carta e non percepiamo come tangibili e profondi.
    "L'aurora di una nuova vita", un romanzo sulla lucida follia di una mente alienata.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Avevo sempre pensato che mettere al mondo un individuo fosse uno dei più grandi torti che si potesse commettere verso l'umanità.



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