Logo Libri e Recensioni

Iscriviti alla Newsletter per ricevere GRATIS i nostri aggiornamenti.


Zero nirvana
di Carla Burlo Hasegawa

  • Acquista questo libro su laFeltrinelli.it
  • Acquista questo libro su Ibs.it
  • Acquista questo libro su Mondadoristore.it
  • Acquista questo libro su Amazon.it

    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 166 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Dall'incanto delle Alpi piemontesi alla caotica Bangkok di fine anni '70. Una giovane provinciale s'improvvisa trafficante: rischioso fai da te dai risvolti stupefacenti. E quando le cose vanno storte, tanto vale andare a ramengo con filosofia. Humor, delitto, gente balzana. Vicende sospinte da un ritmo impetuoso verso un esito sorprendente.

    Recensione:
    Un testo molto particolare, che all'inizio disorienta e si resta un po' perplessi.
    Sembra di iniziare a leggere un libro già dalla metà, come se tante altre cose fossero state dette e i personaggi fossero stati presentati in precedenza. Tutto scritto in prima persona: si vede con gli occhi della protagonista, si vive nella sua mente, si partecipa ai suoi pensieri, si avvertono i suoi dubbi e le sue difficoltà.
    Inizialmente, appare un po' confuso, distorto, e si fatica a entrare nella storia ma, una volta preso il ritmo e compresi certi schemi, si vive con profonda partecipazione ogni evento descritto.
    La scrittura è molto rapida, intensa, fitta di avvenimenti, e l'autrice non si prende il tempo di fare preamboli, di creare ambientazioni, di costruire le scene o di caratterizzare i personaggi.
    Conosciamo ogni cosa in divenire. E' un po' come se incontrassimo degli sconosciuti per strada e con questi iniziassimo a parlare: sarà solo dai dialoghi e dai comportamenti che ne conosceremo idee, opinioni, difficoltà, pensieri.
    Lo stile di scrittura è sempre molto diretto, semplice, senza fronzoli. L'autrice riesce a portare in forma scritta il "parlato" privo di filtri, ed è per questo che ci imbattiamo in neologismi, "slang" giovanile e anche parolacce di uso comune.
    Dalla rapidità con cui il tutto è descritto, appare come il lungo sfogo di una persona che ha bisogno di mettere su carta un periodo della sua vita, per elaborarlo e consegnarlo alla memoria. Ma dobbiamo sempre ricordarci che si tratta di un romanzo di fantasia (sarà proprio così?), dove la protagonista descrive la sua ricerca di autonomia, lontano dai genitori e, per far questo, ha necessità di trovare una stabilità economica, fondamentale per dare un corso alla propria vita. Le difficoltà sono all'ordine del giorno e per procurarsi del denaro finisce in un giro di droga. Le descrizioni di questi passaggi sono crude, dirette, essenziali. Si assiste alla disperata ricerca dell'"ero" per farsi un "buco", un bisogno sempre più serrato e affannoso ma, proprio quando si inizia a pensare che tutto porterà a una completa disfatta, ecco che la protagonista, con uno scatto d'orgoglio, riesce a disintossicarsi e a cambiare strada. Fa tutto da sola, con una grande forza di volontà, e si vivono insieme a lei i dolori e i deliri dell'astinenza, con descrizioni di vomiti e diarree (scene poco piacevoli ma molto vere).
    Dopo queste esperienze, non è facile rimettersi in carreggiata con un lavoro onesto e, per riuscirci, si presta anche a lavori umilianti e sottopagati. Ma questo romanzo va oltre la storia in sé, è molto di più. Sono tanti i messaggi che si scoprono fra le righe: il primo, quello più evidente, è che se si vuole veramente qualcosa, nessuno ti regala nulla ma, con tanta forza di volontà e con tanta fatica, si possono riuscire a compiere dei passi anche importanti che, inizialmente, apparivano inimmaginabili.
    Poi ci sono tanti altri messaggi: da quello animalista, contro la caccia, fino a una filosofia interiore, per cercare di essere in sintonia con la natura e con sé stessi: un'idea buddista che prima viene abbracciata e poi abbandonata, ma non per questo vengono meno le idee ispiratrici. Ed è proprio questo l'altro messaggio: per essere corretti e di sani principi, non serve necessariamente abbracciare una religione o una filosofia precostituita, bisogna piuttosto sentire dentro di sé un forte senso di giustizia e di libertà.
    Inoltre, l'ultimo messaggio che mi sento di sottolineare è: la vita è un ciclo, un insieme di esperienze che vanno e che tornano ma, se ci si comporta sempre con rispetto e rettitudine, prima o poi se ne raccolgono i frutti.
    Quando si arriva all'ultima pagina ci si accorge che quella leggerezza e "confusione" iniziale, nascondono un testo che stimola profonde e delicate riflessioni.
    L'ho apprezzato e lo consiglio.
    (Norberto Loricati)



    POTREBBE INTERESSARTI ANCHE





    Il libro consigliato

    Il libro consigliato

    Iscriviti alla Newsletter...

    newsletter ...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.

    Iscriviti qui!

    Cerchi un libro?

    Inserisci il titolo, parte del titolo o il nome dell'autore:



    Norme sulla privacy