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Via Fiume
di Giorgio Sala



Casa Editrice: Aletheia
Formati disponibili: cartaceo




Genere: Narrativa

Trama:
Come da sua abitudine dopo cena, Matteo esce dall’orfanotrofio e, preso il treno, si reca in Via Fiume dove risiede un lampione a gas. Questo lampione, più precisamente la sua fiamma, rievoca in lui il ricordo della sua famiglia. Dopo aver parlato “spiritualmente” con i suoi genitori, rientra in orfanotrofio, ma lungo la strada incontra la prostituta Marylou, con la quale decide d’avere il suo primo rapporto sessuale. Dopo questo avvenimento, entrambi i personaggi si innamorano reciprocamente dell’altro e intraprendono una relazione sentimentale; fino a quando Marylou muore a causa d’un incidente stradale. Alla fine, Matteo sceglie dolorosamente di abbandonare Milano poiché la città richiama alla sua memoria il ricordo di Marylou e con esso l’angoscia, il tormento per la perdita.

Recensione:
"Via Fiume" è un libro snello che, nella leggerezza della sua brevità, contiene un mondo intenso, profondo. Tristezza, languore, bellezza. Considerazioni che si rincorrono e si svolgono come un nastro, logiche, consequenziali. Quest'opera di definisce "romanzo breve di formazione filosofica", ed è vero, ma io preferisco definirlo uno scritto di narrativa filosofica, perché la naturalezza con la quale i concetti passano e permangono appartiene alla magia della letteratura, della narrativa in particolare, capace di dare così tanto, con semplicità, che è naturale sentirsi coinvolti e comprendere.
La scrittura di Giorgio Sala è di grande impatto emotivo e visivo. Sensazioni, pensieri, scorci di città e considerazioni, si alternano in perfetta armonia, in un equilibrio immersivo che incanta ed incalza.
Scritto in prima persona, con l'io narrante Matteo che ha il ruolo di protagonista, "Via Fiume" ci permette di scoprire intimamente il soggetto principale, che al lettore si svela, con la sua saggezza di adolescente solo, che molto vede, registra e su di esso fa considerazioni perfettamente condivisibili, facili da abbracciare e fare proprie.
Suggestivo come il tempo del romanzo sia al passato rispetto al nostro oggi, eppure risulti moderno, adeso e coerente con la realtà odierna. Una dimostrazione su come certe esperienze e riflessioni siano sospese in un limbo che appartiene a tempi diversi. Saranno poi le aggiunte individuali che il lettore stesso si troverà a fare procedendo nella lettura a colmare, riempire e a traslare ciò che Matteo dice e racconta.
Matteo è alla ricerca di sé, tragicamente è dovuto passare dalla spensieratezza dell'infanzia ai troppi problemi dell'età adulta, senza averne un bagaglio pregresso e progressivo utile. Vede la società, la città nella quale vive, e la giudica, è una bussola alla ricerca di un ago che indichi la via, e lo trova in un amore improbabile, particolare eppure vero, romantico, di una purezza insospettabile.
Dolore, vita, amore, felicità e ancora dolore e sconcerto. "Via Fiume" è un fiume in piena di eventi, mutevole, spinto in avanti, che trascina col suo ritmo riflessivo eppure incalzante.
Una lettura incredibile, che si offre ad un pubblico ampio, un piccolo gioiello che sorprende, spiazza e incanta.
"Via Fiume" è un libro che non ti aspetti, una lettura che non dimentichi e regala tanto, con un messaggio positivo sulla vita da abbracciare.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
La sofferenza nasce dalla consapevolezza che si possa avere di meglio e oggi, pare apodittico che si possa.

Non posso vincere da esule questa battaglia, le mie forze non eguagliano quelle dei miei tormenti.

Il dolore plasma le persone più della felicità.

Quando si è orfani o senza guida, si diventa in fretta giovani adulti, stupidi ragazzi con i problemi dei grandi.

A volte, durante la vita, si è come su un treno in corsa, poiché ci si accorge dei dettagli solo quando si rallenta.

Più penso e rifletto sulle cose, sul mondo, più mi sento un pessimista realista.

La negligenza è un atto di rifiuto verso lo spirito e verso la libertà.

Nella solitudine calpestare la propria dignità, la propria coerenza è abitudine.

Scappando dai problemi non si guadagna del tempo, dato che le bestie dei tormenti ci perseguitano e non permettono dunque di viverlo.



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