Genere: Fantascienza

Trama:
Da più di un secolo l'umanità ha raggiunto l'era della Pace, grazie a uno sviluppo estremo della tecnologia e della robotica che consente a chiunque di condurre una vita agiata e appagante e di sapere persino la data della propria morte fin dalla nascita. Superare il secolo di vita è dunque la normalità, per tutti, ma non per Matt Freeman. Lui è un corto e la sua aspettativa di vita è di soli 38 anni, non abbastanza per trovare un senso all'esistenza, o per essere amato come chiunque altro. Ma quando questo giorno arriva, qualcosa non va come tutti si aspetterebbero. Matt si trova così coinvolto in una feroce caccia all'uomo che lo porta a fuggire assieme alla veggente Nayana e agli amici Akira e Wallace. Inseguito per tutto il pianeta da forze sconosciute, mostrerà una capacità di adattamento inaspettata, che metterà in crisi la squadra incaricata di eliminarlo guidata dal Risolutore Hoffman. Chi si nasconde realmente dietro i suoi inseguitori? E perché è così importante che nessuno superi la propria data di morte? Nella sua lotta per la sopravvivenza Freeman si troverà alla fine a dover rispondere a un'unica grande domanda: potrà la scoperta della verità renderlo davvero libero?

Recensione:
Un fantathriller entusiasmante, "The End" è un romanzo che attira dai primi capitoli, ed è intrigante scoprire il perfetto equilibrio tra azione e riflessione, tensione e mistero che è intrigo mondiale.
La scrittura di Grandis è scorrevole, ritmata, descrive una società futura, non troppo lontana nel tempo, perfettamente congegnata, strutturata e offerta al lettore con tante luci, dietro le quali si possono annidare solo tante ombre. Un mondo pacifico, super connesso, dove le distanze sono annullate, dove si muore solo per naturale esaurimento della vita, in una data profetizzata da macchinari ancor prima della nascita. Bellissimo in superficie, inquietante se ci si sofferma un po' a pensare, orribile se si va a fondo.
La società raccontata dall'autore non riceve sconti, né scusanti: alla fine rimaniamo esseri sociali sì, ma egoisti, ego riferiti. Magari non c'è più il razzismo verso persone di una pelle di diverso colore, ma l'intolleranza e l'indifferenza si è trasferita da chi vive più a lungo a chi è destinato ad un'esistenza "corta". Come se la vita fosse degna di essere vissuta solo in base alla quantità di anni, non alla qualità di ciò che si fa. Superficiali, vacui, gli abitanti di questo ipotetico futuro devono raggiungere i 5000 obiettivi di una lista, e trovano godimento in un reality che registra le persone che hanno raggiunto la data di "scadenza", attendendone la morte con perverso entusiasmo.
Tutto procede tranquillo, finché non arriva una variabile impazzita, Freeman, il protagonista, un nomen omen che scompagina le carte, smuove gli eventi per il semplice fatto che non muore nella data giusta. E' questo che innesca l'azione, la tensione, le tante domande che sempre più forte chiedono una risposta, una verità mai immaginata, che può avere risvolti più inquietanti di quello che si possa pensare.
Belli i personaggi, profondi, tridimensionali, bucano le pagine e si rivelano al lettore con pregi e difetti. Negli opposti schieramenti, buoni e cattivi, c'è complessità, strutture di caratteri e motivazioni affascinanti, ed è appassionante seguire come l'ago della bilancia penda in favore degli uni o degli altri, in quella che è una vera e propria caccia. Sopravvivenza e luce sui fatti, contro insabbiamento e distruzione. Ma forse questa diversificazione così netta non è del tutto esatta. Di certo è che la lettura è stimolante, incuriosisce, mentre si avanza baldanzosi e golosi tra i capitoli.
Riflessioni sulla vita e sulla struttura della società nascono spontaneamente, come constatare che, chi più è in alto nella scala del potere, ha una visione di insieme più limpida e veritiera di coloro che vivono l'esistenza da cittadini normali, con un lavoro, una famiglia, impegni e preoccupazioni di ogni giorno. Il detto "Beata ignoranza" si dimostra vero una volta di più, perché la realtà è terrificante e una volta scoperta non permetterà più il ritorno alla vita di prima. Non possiamo esimerci dal fare altre considerazioni, come il sempre maggior affidamento che facciamo sulla tecnologia: ci influenza, in lei confidiamo e lasciamo sempre più che ci dia risposte ed indicazioni; stiamo scordando il fattore umano, l'imprevedibilità e soprattutto non ci ricordiamo più che tutti, macchine avanzate comprese, siamo soggetti all'errore.
Sempre incalzante ed avvincente, il romanzo possiede una dinamica in crescendo, priva di riposo e, con le azioni che si susseguono, aumenta anche il coinvolgimento emotivo verso il protagonista e il gruppo di amici che lo affianca in questa lotta impari, di forze contrapposte. Colpi di scena imprevedibili, fanno sì che non si possa dare nulla per scontato, mai, per una lettura godibile. Capovolgimenti, cambi si schieramento, una struttura mirata a creare suspense, ma con intelligenza, permettendo al pensiero critico di formarsi e interrogarsi sulla nostra realtà e le future prospettive attraverso l'opera di fantasia.
A conclusione potrete rispondere con sincerità alla domanda: sarebbe meglio conoscere l'esatta data della nostra morte?
"The End" titola quest'opera, un romanzo che vi sorprenderà ad ogni passo, in ognuna delle sue evoluzioni, fino alla fine.
(Tatiana Vanini)

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