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Genere: Storie vere

Trama:
Carolina ha superato i trent'anni, viene da una famiglia abbiente, che ha precise aspettative per la sua vita, vive in un ambiente altolocato e non le manca niente, eppure si sente soffocare, è infelice, si sente fuori posto: non le appartiene. Carolina ha superato i trent'anni, ma sente che non è troppo tardi per cambiare vita e decide di donarsi una seconda possibilità. Una valigia mezza vuota, tanto coraggio, tanta speranza, la convinzione di potercela fare, un biglietto di sola andata per la Grecia: Oggi sono libera è il racconto di una donna che non ha avuto paura di cambiare le coordinate del proprio destino. E' il racconto delle difficoltà del costruirsi una nuova vita, dei conflitti interiori, delle paure, ma anche delle vittorie che il coraggio di andare avanti riserva sempre. In questo testo imperdibile, fresco e coinvolgente, Carolina Caracciolo racconta con coraggio e dignità la storia della sua rivoluzione personale, che l'ha portata a raggiungere l'obiettivo più grande: la felicità.

Recensione:
"Oggi sono libera" è un libro prezioso, perché rappresenta un dono: è la narrazione di un'esperienza di vita personale, offerta al lettore a tutto tondo.
Immediata, la scrittura di Carolina Caracciolo è confortevole. In sua compagnia si sta bene, nel suo ritmo ci si incanta e seguirla è interessante.
Scritto in prima persona in quella che è una via di mezzo tra un diario, una confessione a cuore aperto e una storia formativa, l'autrice ci permette di affiancarla nella sua esperienza personale, che davvero le ha cambiato la vita.
La ricerca della felicità è un qualcosa che accomuna tutti, ma in quanti la cerchiamo veramente senza limitarsi solo a sognarla, considerandola poi una mera utopia? Carolina descrive cosa rappresenta per lei la felicità e il cammino che ha compiuto con coraggio e perseveranza, con intelligenza e spirito di adattamento, arrivando alla meta che si era prefissa: la libertà di essere se stessa, fiera dei passi compiuti, pronta a raccontarsi.
"Oggi sono libera" è una storia dinamica e positiva, non esiste spazio per la pigrizia. Eppure, in queste pagine, c'è l'intelligenza di chi ha saputo mantenere i piedi per terra, in una ricerca senza voli pindarici, di lavoro vario e variegato, di esperienze da fare e da accogliere con positività. Chi scrive ha saputo mettersi in gioco, per avvicinarsi all'obbiettivo prefissato a piccoli passi, costruendo, provando, sbagliando e ricominciando, non restando ferma ad attendere con l'idea che ciò che voleva sarebbe arrivato solo perché se lo meritava.
Il percorso narrativo è intenso con incontri, viaggi e con il riflesso di ciò che è stato nella realtà e che l'autrice ha trasposto nello scritto con colori vividi. Facile è leggere e raffrontarsi con i pensieri e il sentire di chi si apre a noi così generosamente. Naturale la riflessione su come sia la nostra società qui in Italia, gli obbiettivi che secondo i più sono da raggiungere per essere persone a modo. Ma non tutti sono uguali, ciò che è bene per uno non è detto sia altrettanto per un altro. Non vogliamo tutti le stesse cose.
Si potrebbe obiettare che quanto raccontato sia stato possibile realizzarlo perché Carolina poteva pensare solo a sé, portandosi dietro una "valigia leggera", permettendosi di essere coraggiosa. Innegabile, ma non si sta forse cercando l'ennesima scusa per non agire? Personalmente ho molto apprezzato questo libro, ho compreso la necessità iniziale, la spinta che ha alimentato il motore anche quando era difficile, l'accontentarsi perché procedere per gradi e tendere ad obbiettivi possibili è il primo gradino per essere sereni.
"Oggi sono libera" è il racconto di un cambiamento possibile. La Caracciolo ha trovato la sua ricetta e il suo luogo, ad oggi, perfetto. Leggere queste pagine non significa imitarla, ma riflettere su quale può essere il nostro personale viaggio per la felicità.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
Quando l'interesse sbiadisce, l'indifferenza regna. Le menzogne non sono mai interessanti, neanche quando sembrano l'unica via di uscita. Celarsi dietro alla finzione, alla non autonomia di pensiero non è da coraggiosi.



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