Casa Editrice: Todaro - 250 pagine
Formati disponibili: cartaceo e eBook
Genere: Narrativa
Trama:
Quattro racconti "afosi" e sudaticci in una Milano afosa e sudaticcia. Ah... l'estate! Periodo di vacanze, tintarella, giornate interminabili e notti folli. Ma anche di zanzare, ustioni solari e... omicidi, cadaveri scomparsi, investigatori nei guai. Giorgio Maimone e il suo Marlon ci coinvolgono nella sparizione di un cadavere, tra la gnagnera milanese anni '60 e Camogli. Davide Pappalardo e il suo "sogno di piena estate" con Libero Russo, investigatore sui generis, incastrato in un Ferragosto in cascina in una torrida estate anni '70. Paola Varalli ci porta al mitico bar Villiam, con marietto, il gommista virile, alle prese con la scomparsa della giovane e procace Adelaide, nel luglio del 1985. Besola, Ferrari e Gallone ci regalano un inseguimento funambolico, esilarante e assurdo, che terminerà al parco Nord con un'indimenticabile grigliata di Ferragosto di inizio millennio.
Recensione:
Da sempre Milano cammina a passo lesto, forte e diretta nel raggiungere i suoi obiettivi.
Milano non si ferma neanche in estate, quando il caldo la soffoca, quando i raggi del sole si offuscano per l'afa che li opprime.
Ma soprattutto questa forte città non smette mai di raccontare storie del passato e del presente. Ed è proprio quando un gruppo di scrittori, dalla penna ironica, pungente e allo stesso tempo ricca di quei tratti noir che non lasciano indifferenti i lettori, inizia a scrivere proprio di lei, allora si ha tra le mani un gioiellino della Todaro Editore.
Con "Odio l'estate. Afa e delitti a Milano", Riccardo Besola, Andrea Ferrari, Francesco Gallone, Giorgio Maimone, Davide Pappalardo e Paola Varalli, si sono proprio divertiti a raccontare di una Milano di anni diversi, tra le note e le parole di canzoni come quelle di Giorgio Gaber, di Cochi e Renato, dei Subsonica o di Vasco Rossi, che hanno colorato l'Italia e questa città, facendola sentire sempre più viva.
Gli autori, con i loro stili di scrittura e le diverse strutture narrative, che danno ritmi particolari alle loro storie, hanno reso quest'antologia unica e interessante.
Ogni loro racconto rende noir l'azzurro del cielo d'estate. Le storie narrate assorbono l'attenzione del lettore, il quale percepisce una musicalità leggera, che la stagione estiva richiede.
Questi racconti fanno camminare il lettore tra le vie milanesi, nei diversi quartieri, dove sono gli stessi personaggi, con le particolarità che li caratterizzano, a raccontare la loro storia, grazie anche a piccole e piacevoli tracce dialettali. "Odio l'estate. Afa e delitti a Milano" è un libro che racconta la città, molto più di quel che si pensi. Il contesto narrato è così vivibile che è impossibile scindere il vero dell'immaginario.
Complimenti a questi autori, perché in qualche modo, con la loro scrittura, riescono a far sopportare al lettore l'opprimente afa milanese, facendogli vivere piccole indagini di quel mondo oscuro, che neanche il caldo estivo può nascondere.
(Barbara Galimberti)
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