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Genere: Narrativa

Trama:
Da quando Eva Palermo si è trasferita nella casa di campagna a Montefiorito sul Nera, piccolo Borgo medioevale, sito nel Lazio, ogni notte è un tormento: viene perseguitata da incubi terrificanti che fanno riferimento ai delitti accaduti vent'anni prima, di cui non sono mai stati trovati i colpevoli. L'esistenza di Eva ne viene turbata, al punto da diventare una vera e propria ossessione. E' questo il motivo principale per cui inizia ad indagare, in maniera autonoma e totalmente casuale. Determinata, astuta, corteggiata ma solitaria, con un debole per il suo ex, appassionata di automobili, di viaggi e della natura, del fresco del mattino e delle rose, affronterà un percorso tra salite imprevedibili e precipizi pericolosi che la porteranno a diventare persino parte integrante del male che vorrebbe sconfiggere. "La rosa Bettina": un romanzo ricco di intrighi e di mistero in cui delitto e psiche si intrecciano e si sfidano in un duello all'ultimo sangue.

Recensione:
Un libro di sensazioni avvolgenti, che gioca sull'atmosfera e sul dubbio. "La rosa Bettina" ha tanti sapori al suo interno, sfumature di mistero che invitano alla lettura e tengono ottima compagnia.
La scrittura di Maggie Van der Toorn è moderna, incalzante e suggestiva. Capace di essere dolce e profonda oppure diretta, forte, passionale. Seguire le parole è facile, naturale addentrarci nella trama che incuriosisce fin dai primi capitoli, regalando un'impressione favorevole che viene confermata nel prosieguo.
L'acquisto della casa dei sogni da parte della protagonista, Eva, è l'inizio di una storia di intrigo a diversi strati: c'è stato un omicidio a stampo mafioso tra quelle mura, che non fa minimamente indietreggiare la nuova acquirente, ma quel fatto si rivelerà solo il tappo di un vaso di Pandora che nasconde ben altri dolori e tragedie.
Intenso, "La rosa Bettina" è un romanzo che ci parla di un ritorno libero alla natura, al silenzio e alla tranquillità della campagna, contro la vita rumorosa e invadente delle città. E' la storia di un piccolo borgo, dove tutti si conoscono di una conoscenza che solo in apparenza è profonda, perché i segreti si annidano anche tra poche anime. Ha la suspense delle azioni dettate dagli istinti umani, dove i mutevoli palpiti del cuore possono dispensare sollievo o rancore, fino ai gesti estremi. Possiede la nostalgia di un lutto irrisolto, di un addio che non c'è stato, di un conforto che ancora si cerca. Ha la seduzione della passione, anche fisica, di quei legami così particolari e forti che restano lì a covare anche nella distanza, perché certi fili non si possono spezzare. E' la semplicità dell'amicizia genuina, e la complicazione delle convenzioni.
La trama di dipana tra sogni violenti e realtà, a tratti il confine onirico si farà labile, invadente, fino a dare una suggestioni di paura. Districarsi tra di essi sarà la spinta a portare a galla la verità congelata nel passato, e questo compito Eva se lo caricherà sulle spalle di sua volontà. Eva è una donna particolare, professionista apprezzata con un istinto giornalistico che facilmente trova sfogo nelle indagini sui segreti che avvolgono la sua nuova dimora, non si tira indietro davanti alle stranezze e decide di soddisfare la sua curiosità. La sua decisione la porterà in un roveto immobilizzante e ristagnante di rimorsi, ma non è un'eroina senza macchia e senza paura. E' tanto umana, fa degli errori di valutazione dalle ripercussioni imprevedibili; è forte e fragile al contempo; in grado di attaccare ma bisognosa di difesa. Sarà facile vedere in lei qualcosa di noi, essere concordi in alcuni momenti e prenderne le distanze in altri. Il suo personaggio spicca sugli altri che restano più sullo sfondo: figure che ci sono e agiscono, con ruoli anche importanti, ma che non intaccano la preponderanza di Eva. Questa sensazione è sicuramente dovuta alla narrazione in prima persona della protagonista, che fa vedere al lettore con gli occhi di chi è dentro la vicenda e quindi possiede un solo punto di vista, il suo.
Bella la scelta del titolo, perché porta in sé un duplice significato: quello propriamente floreale, di un tipo di rosa che cresce in natura, e quello di un romanzo che ritroviamo tra le pagine. Due modalità che girano intorno ad Eva, alla sua vita e al suo futuro.
E alla fine l'insegnamento arriva chiaro: "La rosa Bettina" ci ricorda quanto il passato possa essere zavorra che ci impedisce di spiccare il volo e continuare il nostro cammino. Fare pace con ciò che è stato, accomiatarci da chi non c'è più ma sempre resterà in noi, riportare il sereno nell'anima e nella mente è l'unica cosa che ci permette di riappropriarci del domani.
"La rosa Bettina", mistero, amore e profondità, per una lettura su più piani.
(Tatiana Vanini)

Citazioni da questo libro:
La rosa Bettina si arrampica con prepotenza, invade tutto e non si ferma. E' stupenda...

Non è la giustizia che uccide, ma l'ingiustizia.



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