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La notte delle malombre
di Manlio Castagna

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    Casa Editrice: Mondadori - 271 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Nella gelida notte del 3 marzo 1944, il treno che da Napoli sarebbe dovuto arrivare a Potenza viene trovato fermo in una galleria all'altezza di Balvano. Dentro e intorno, centinaia di cadaveri. Certo, una strage non è inconsueta in tempo di guerra, ma questi morti sono senza ferite. Per dipanare il mistero del treno merci 8017 bisogna tornare indietro nel tempo, salire sgomitando su quel lungo convoglio e guardare in faccia i suoi passeggeri clandestini. Come Rocco il mariuolo, che nella bolgia cerca bottino. O Brando, costretto a farsi carico della famiglia troppo presto. Quando il suo sguardo, puro e determinato, incrocia quello di Nora, la figlia del dottore, le loro anime si legano indissolubilmente. C'è qualcosa però che tormenta la ragazza: ha visto il pericolo incombente sotto forma di malombre, presenze oscure che secondo le credenze popolari annunciano la morte. Ma chi le crederà?
    Età di lettura: da 11 anni.

    Recensione:
    Un libro avvincente, appassionante, dove la realtà storica incontra il mistero, dove la verità gioca con l'esoterico mondo del sovrannaturale, dove la vita si scontra con la crudezza di una nazione affamata, sul finire della guerra, impoverita, stremata.
    L'inizio del "La notte della malombre" è forte, impattante e ci porta indietro nel tempo, descrivendo un fatto accaduto che forse, per molti (per la quasi totalità dei ragazzi di sicuro), non è conosciuto: un treno di morti. Cos'è accaduto? Chi sono quelle persone e perché non si muovono più?
    Per capirlo Manlio Castagna andrà indietro di un po', presentandoci personaggi e situazioni, fino a tornare al momento già citato e da lì proseguire. Preparatevi, perché questo romanzo è un viaggio, una lotta, non una favola, ma esistenza romanzata che rimane genuina nell'essenza.
    La scrittura dell'autore è scorrevole, decisa, precipita nelle emozioni tessendo una trama dove l'empatia si scatena. La curiosità è suddita della vicinanza che si prova verso i tre protagonisti, ragazzi con caratteri e famiglie diverse, con responsabilità uniche e proprie, che interiorizziamo completamente. Sono giovani i protagonisti, poco più che bambini, eppure come ci appaiono adulti, perché la guerra e le sofferenze viste e patite gli hanno tolto tutta l'ingenuità della loro età. Diventati adulti nel modo più crudele, è la ricerca di una possibilità di sopravvivenza per sé stessi e i loro cari a spingerli con incoscienza su un treno dove le persone non dovrebbero viaggiare, oppure la volontà di notizie su una persona amata a far sì che, contro ogni sensatezza, si metta in gioco l'incolumità. Ciò che unisce tutte le figure di quest'opera è la disperazione: assoluta, obnubilante, è la certezza che nulla potrà cambiare se non si agisce e allora tanto vale rischiare di morire più che essere certi di perire fermi ad aspettare un aiuto dallo Stato che non arriverà.
    Temi forti in quest'opera di Castagna, resi con sincerità, chiarezza ed immediatezza; ingentiliti da un po' di mistero, un tocco di magia, che non svilisce il messaggio, ma lo edulcora un po', per renderlo accessibile ai ragazzi. Trovo comunque che consigliare questo scritto dagli undici anni sia eccessivo. E' giusto che i giovani sappiano cosa hanno significato per la popolazione determinati eventi, ma trovo corretto aspettare che siano un po' più formati, consapevoli, educati, per comprendere la poesia di questa opera, approcciare il dolore, abbracciare la bellezza che c'è pur nel nero della tragedia. Perché Castagna mette una luce nelle tenebre di ciò che è stato, dà motivazioni e fa nascere amicizia, amore, consapevolezza che va oltre. "La notte delle malombre" darà risposte ad un caso storico, mentre ci racconterà che dobbiamo imparare a perdonarci, perché noi siamo i nostri giudici più terribili.
    Un romanzo affascinante, commovente, che non dimenticherete e del quale porterete nei giorni qualcosa con voi. In qualche modo la magia di certe storie e determinati incontri è proprio questa: non muoiono mai.
    (Tatiana Vanini)

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