Genere: Thriller

Trama:
La morte del padre spingerà John, il protagonista, a cercare risposte che lo porteranno a comprendere meglio anche se stesso, conoscendo quindi l'identità segreta del genitore, ma anche la vera natura dell'uomo e i suoi rapporti diretti con l'universo e la divinità.
Questi sono rapporti esterni che trovano il loro punto di partenza nell'intimo, perché la porta che accede all'essenza delle cose è una porta interiore, attraverso cui è possibile avere un contatto diretto con la matrice, l'unica in grado di esplicare i segreti dell'universo e le leggi che lo regolano.
Seguendo un percorso irto di imprevisti e colpi di scena, il protagonista proverà a trovare la sua strada muovendosi nel mondo sommerso delle società segrete e degli intrighi internazionali.

Recensione:
Un romanzo di fascino, che associa al thriller tantissime nozioni intriganti e suggestive: "La leggenda degli Ottonari" appassiona e sorprende, incute timore e solleva domande, fa riflettere su quanto scarsa sia, nelle persone comuni, la concezione dei motori che fanno andare avanti il mondo.
NotoN KosoK (identità scelta dall'autore e già di per sé curiosa poiché non passa inosservato il fatto che nome e cognome siano palindromi, o anche che Kosok sia il cognome di un archeologo statunitense che svolse ricerche sulle linee di Nazca) ha una scrittura fluida, scorrevole, che riesce a mantenere desta l'attenzione e la volontà di continuare a divorare le pagine, sia nelle parti narrative più inerenti al genere thriller, che in quelle più divulgative, dove diverse nozioni sono protagoniste.
"La leggenda degli Ottonari" ha una trama che spazia su più livelli, divenendo non solo lettura evasiva, ritmata e davvero piacevole da seguire, ma anche cammino formativo sia nel misterico che nella presa di coscienza del mondo circostante, delle leggi sotterranee e delle persone occulte che detengono le redini del potere. Un percorso che il protagonista John Fabbri segue attivamente, mentre inseguendo indizi, come un moderno Pollicino, cerca di ricostruire la figura del padre perduto tragicamente. La morte del genitore in carcere, suscita nell'uomo momenti di amarezza per il tempo perduto, per la vicinanza mancata, preso com'era a vivere la sua vita. Primi sentimenti che ci fanno sentire il personaggio principale vicino, che muovono l'empatia del lettore facendo sì che in lui si veda e si rispecchi.
Ne "La leggenda degli Ottonari" c'è scienza, tecnologia e modernità che si fondono a elementi del passato che sono diventati cardini del nostro oggi. In perfetto equilibrio e per dare maggiore profondità all'opera, il lato umano si aggiunge, si prende il suo spazio e scatena emozioni, mentre la tensione diviene un filo che tutto incatena e conduce lontano.
Fatti strani, preoccupanti, morti sospette e un senso di ineluttabile fragilità di fronte a nemici celati e potenti, rendono questo romanzo evocativo e pregno di suspense. Le figure che ruotano intorno a John sono create con cura, nel loro essere tangibili e al contempo effimere ombre prive di identità. Senza inficiare mai il ritmo né permettere alla narrazione di perdere mordente, con attenta scelta di tempo e momento, l'autore inserisce notizie stuzzicanti, note e meno note, spaziando su diversi argomenti che si riconducono a massoneria, templari, dimensioni occulte che ogni tanto trapelano, facendo l'occhiolino a ciò che vive sotto il sole prima di ritrarsi nell'ombra del sapere occulto, destinato a pochi prescelti.
Ancora, nei capitoli veniamo invitati a riflettere su come il bene comune, per le persone e per il pianeta, venga schiacciato dal profitto, dallo scettro del potere che, una volta stretto in mano, diviene maledizione impossibile da lasciare, di fronte al quale l'omicidio diviene scusabile, anzi nobilitato come unica opzione.
"La leggenda degli Ottonari" è la storia dell'eterna lotta tra illuminismo e libertà, contro oscurantismo e sudditanza. Poteri forti, che agiscono nel mondo intero e nella nostra Italia, sono raccontati con un realismo al quale si risponde con partecipazione. Si potrebbe obiettare che ci sia troppo complottismo, ma in coscienza, quanto effettivamente sappiamo di come funzionino le cose ad alto livello? Forse, in questo caso, è meglio non sapere, perché già solo il pensiero spaventa.
"La leggenda degli Ottonari" è un romanzo che lascia il segno. Siamo tutti pedine al di sopra di una scacchiera, alcuni comuni, altri con connotazioni diverse e straordinarie: chi vincerà alla fine? Quale regina riuscirà a proteggere re e castello? Scopritelo iniziando questa emozionante lettura.
(Tatiana Vanini)

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