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La casa sul promontorio
di Alessia Argentieri

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    Casa Editrice: Curcio - 350 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Thriller

    Trama:
    Lara è una giovane detective, brillante e coraggiosa, che viene coinvolta nella caccia a un serial killer, che uccide delle giovani prostitute marchiandole con una croce sul petto. L'indagine inaspettatamente si intreccia al suo passato, ai suoi ricordi e alle vite dei suoi amici d'infanzia. La faccenda si complica quando viene commesso un nuovo delitto: il marito di Greta, cara amica di Lara, viene ucciso nella sua villa in cima al promontorio insieme ai suoi due figli. Greta, l'unica sopravvissuta alla strage, diventa il principale sospettato degli omicidi.

    Recensione:
    Un thriller di atmosfera, dove grande risalto è dato ai personaggi e alle interazioni tra loro. "La casa sul promontorio" è una lettura che strega, coinvolgente e, man mano che si avanza nei capitoli, sempre più imperdibile.
    Alessia Argentieri ha una scrittura fluida, dinamica, con facilità si entra in connessione con la trama, apprezzandone tutti i risvolti e le implicazioni. E' una narrazione di sensazione ed emozione, dove una piccola pecca si può riscontrare solo nella ripetizione della parola putrido e derivati, che risulta un po' ridondante, ma ben chiarisce l'intenzione trasmessa nei precisi momenti.
    La casa sul promontorio non è solo il titolo dell'opera, ma una costruzione fisica, reale all'interno della storia. L'autrice apre il libro con un capitolo dall'aria nera, gotica, dove la casa è lì, incombente e minacciosa. Questo cenno fa sì che quando ci si ritrova a confrontarsi con alcuni omicidi di prostitute, l'edificio resta un ricordo nitido, chiaro, che chiama il lettore; al contempo, quando dagli omicidi ci si inoltra nella narrazione della casa, quella di ieri nel passato e quella nuova, di oggi, costruita sui ruderi della precedente, saranno i delitti di quelle povere donne a urlare e a pretendere attenzione, riguardo e verità.
    Un doppio filone investigativo, quindi, con connessioni sotterranee.
    I personaggi sono avvincenti: costruiti con cura, sono diversi nei caratteri, nelle indoli, nelle azioni. Alcuni di loro sono legati da un'amicizia che risale all'infanzia, un legame potente che li lega e a volte li imbriglia. Nel particolare Lara, la protagonista, nonché colei che è chiamata a far luce sulla morte di alcune professioniste del sesso, ha uno speciale rapporto con Greta e Stella, formando con le amiche un triangolo di tragedia ed indagine, che è intrigante scoprire e approfondire con l'andare delle pagine.
    Lara è attenta, capace, caparbia ed impaziente. Riesce a entrare nelle menti perverse degli assassini, a pensare come loro, tanto che si legge quasi con timore come già nei primi passi dell'indagine lei riesca a tracciare un profilo e ad individuare un soggetto che parrebbe possederne le caratteristiche. La paura che il libro abbia un'evoluzione banale si sente in questi capitoli, ma passa ben presto, con assoluta delizia la trama si complica, si innesta sui segreti del passato e ci regala sorprese e suspense da brividi.
    Nuovi attori entrano in scena, e i loro silenzi andranno compresi, i sotterfugi svelati, le colpe distribuite, mentre il tempo della narrazione al presente si alterna con momenti di anni già vissuti.
    "La casa sul promontorio" non è solo un thriller appassionante, ma offre anche la possibilità a chi scrive di esplorare ed esporre al lettore il sordido mondo di chi sfrutta le donne, le inganna, le porta via dalla casa natale e dagli affetti, per renderle schiave sotto continue minacce. Se qualcuno ancora pensa che le prostitute, anche quelle che lavorano sulla strada, con ogni tempo e temperatura, siano consenzienti e lì per libera scelta, dovrà ricredersi. Alessia Argentieri non usa mezze misure per costruire la sua città ripugnante, oscura, dura e violenta. Non ha nome né indicazione geografica precisa, ma ciò non toglie verità ed impatto a quello che potrebbe essere ogni luogo del nostro progredito occidente, della nostra libera Italia. La schiavitù esiste oggi, e potete vederla nelle ore notturne per le strade.
    Donne abusate e maltrattate da protettori/rapitori e clienti, ma anche donne e bambini che subiscono nel silenzio e nella connivenza delle mura domestiche. I segreti di famiglia diventano ferite suppuranti dove si annida il male e la colpa, dove germoglia il seme dell'omicidio. L'autrice ci intrattiene, ma ci impone di riflettere invitandoci ad aprire gli occhi per le vie e a porgere ascolto ai sussurri del passato.
    "La casa sul promontorio": un concentrato di emozioni e moventi umani per un thriller da divorare.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    C'è un grumo denso di oscurità dentro ciascuno di noi e ignorarlo definendoci figli di Dio non ci aiuterà a liberarcene.

    Gli oggetti non sono buoni o cattivi, siamo noi esseri umani che li usiamo per il bene o per il male e non viceversa.



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