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L'irresistibile simmetria della vendetta
di Rosa Mogliasso

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    Casa Editrice: Salani - 224 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    A dispetto del suo nome di battesimo, nel cuore di Amanda c'è poco spazio per i buoni sentimenti. Sarà forse colpa dell'ex marito, che l'ha lasciata, o sarà perché anche con l'attuale compagno le cose non funzionano granché, e a cinquant'anni è difficile rimettersi in gioco? O magari è per la sua carriera di scrittrice, che non è decollata come sperava? Fatto sta che Amanda ha un conto aperto con l'universo e, mentre aspetta l'occasione giusta per riscattarsi, insegna in un corso serale di scrittura. Sotto la sua guida, un gruppetto di aspiranti bestselleristi si esercita nell'arte del delitto perfetto - quello inventato, s'intende. Tra loro ci sono Rutger, l'aitante tennista, Vanessa, la milf pettinatissima, Giovanni, il romantico ottantenne, e Ludovica, l'agente letteraria invadente. Capitolo dopo capitolo, maestra e allievi si addentreranno nei meccanismi intricati del loro romanzo, ma anche in quelli più insidiosi delle passioni che li legano l'uno all'altro. L'irriverente ironia di Rosa Mogliasso torna a colpire in un giallo che ne ha un altro al suo interno. E mentre ci mostra le regole per costruire il più infallibile dei congegni narrativi, si diverte a sabotarlo puntualmente. Fino all'immancabile colpo di scena conclusivo.

    Recensione:
    Mi sono divertita davvero tanto leggendo "L'irresistibile simmetria della vendetta" di Rosa Mogliasso e ancora mi sto chiedendo il perché. La storia in fondo non è niente di speciale: una scrittrice di gialli cinquantenne deve fare i conti con la sensazione di non aver ottenuto quel successo e quella felicità che credeva di meritare dalla vita. Ha scritto una decina di libri, ma nessuno di questi le ha portato il riconoscimento e il benessere economico che sperava; il marito l'ha lasciata, la figlia vive all'estero e la chiama solo quando ha bisogno di soldi, l'attuale compagno è soltanto un tiepido ripiego che spesso non fa che innervosirla. Insomma, è la classica donna di mezza età piena di rimpianti e di risentimento. Che sfoga nella scrittura. Sì, perché scrivendo gialli ci si può togliere lo sfizio di vendicarsi delle ingiustizie subite e di ammazzare qualcuno così, solo per il gusto di scaricarsi un po'. Amanda (così si chiama la nostra scrittrice), nell'attesa che le venga l'ispirazione per la grande storia della sua vita (che la sua agente letteraria possa vendere a Netflix), insegna in un corso serale di scrittura guidando uno sparuto gruppetto di aspiranti bestsellers nell'arte di costruire il giallo perfetto. E questo è l'espediente che ha consentito alla Mogliasso di trasformare una "storia qualunque" in una narrazione ironica, ingegnosa e per me gradevolissima, che alterna a ritmo serrato una tiepida vicenda principale e un piccolo giallo senza infamia e senza lode scritto in modo corale dagli studenti a mo' di esercizio.
    Cosa ha reso questo romanzo così piacevole per me? Probabilmente l'irriverente ironia con cui l'autrice, nelle brevi spiegazioni dei princìpi che stanno alla base della scrittura creativa che costituiscono il corpo delle sue lezioni, espone le regole per costruire un potente congegno narrativo, solo per sabotarlo regolarmente con intelligenza ed efficacia. Forse l'esperienza che io stessa ho avuto all'interno di un corso di scrittura creativa (come allieva, s'intende) mi ha consentito di apprezzare al massimo l'intreccio tra lo studio dei meccanismi che stanno alla base di una buona narrazione e quello delle relazioni fra i partecipanti al corso. Fra i miei compagni non c'era un aitante tennista come Rutger, o una milf affamata come Vanessa, o un romantico ottantenne come Giovanni e fra gli esercizi che ci vennero proposti non c'era la scrittura di un romanzo corale, ma qualcosa si è acceso in me durante la lettura e credo che non dipenda solo dalla mia esperienza come aspirante scrittrice.
    Avete mai visto quegli spettacoli teatrali in cui al pubblico viene mostrata, alternativamente, la recitazione "come da copione" e il "dietro le quinte"? Ecco, se vi piace questo tipo di struttura apprezzerete sicuramente "L'irresistibile simmetria della vendetta" e vi lascerete coinvolgere e stupire fino all'inatteso colpo di scena finale.
    (Cristina Quochi)



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