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In Quarantena
di Paolo Cuciniello

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 75 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    In quarantena, un racconto da leggere tutto d'un fiato, coinvolge per la duttilità della narrazione e per l'attualità degli argomenti trattati. Paolo Cuciniello, giovane ingegnere italiano, racconta l'esperienza della quarantena vissuta in Cina, dove ha conseguito la laurea in ingegneria e dove attualmente vive. Nel divenire della narrazione si colgono gli aspetti della quotidianità dei mesi vissuti in isolamento: il rigore nel rispettare le regole, le preoccupazioni per il dilagare del contagio, ma anche la capacità di ritagliarsi momenti di felicità. Nel racconto l'autore scandaglia gli angoli più remoti del suo animo e lo fa con la saggezza e la sensibilità di chi, liberato dalle gabbie della mente, si sente in pace e libero. Siddharta è la sua guida. Paolo Cuciniello conduce per mano il lettore alla scoperta del suo mondo, dei suoi affetti e della sua dimensione più profonda e spirituale. Di questo percorso fa parte Coral, un amore grande. "Coral è la mia famiglia ora" scrive Paolo, che da lontano sente forte il desiderio di prendersi cura delle persone che ama, la sua famiglia d'origine, e che continua ad avere un po' d'Italia con sé anche in Cina.

    Recensione:
    Un racconto lungo, questo di Paolo Cuciniello, che ci riporta, per titolo e per trama, "In quarantena". Un punto di vista inedito, rispetto alle tante opere che sono nate sulla scia della pandemia, che ho letto in questo periodo, perché non è ambientato qua, ma là dove tutto è cominciato: in quella mal guardata, maltrattata, Cina, per l'occidente causa di tutti i mali e nuovo demone contro il quale coalizzarci e sentirci buoni, belli, giusti ed uniti.
    Colpisce la scrittura dell'autore perché musicale, capace di una narrazione tra prosa e poesia, bella, corretta, elegante e al contempo vicina, naturale, comprensibile.
    "In quarantena" è un'opera attraente, ben costruita e sviluppata, che si beve e si legge in poco tempo, permettendoci però di soffermarci, partecipare dei pensieri e delle considerazioni.
    Il quadro che ne esce è di un Paese che ha saputo organizzarsi in fretta e bene, con ordine e disciplina. Un confronto impietoso dal quale noi usciamo sconfitti. Eppure quello che abbiamo tra le mani non è un'opera di denuncia, è un racconto intimo, di come Cuciniello ha vissuto quei mesi dove, in prima persona, come se lo ascoltassimo direttamente dalla sua bocca, generosamente ci vengono regalati i suoi pensieri, i timori, ma anche le cose belle, vive, perfino l'amore con la compagna.
    E in questi pensieri e momenti personali, entrano, quasi timidi, nascosti in piena vista, cenni su quell'organizzazione che noi non abbiamo avuto, voluto o potuto mettere in atto.
    "In quarantena" contiene, nella sua semplicità, tutta la complessità e l'unicità dell'amore: verso la famiglia distante che prima si preoccupa per lui, poi è lui a preoccuparsi per loro; verso gli amici, presenti con i messaggini e le chiamate che fanno sentire il loro esserci, eppure lontani, urtanti, con certe affermazioni; verso il nuovo nucleo famigliare che in Cina ha costituito. Ed ecco che casa diviene il luogo dove lui è, non quello che altri gli vorrebbero attribuire. Leggendo le parole dell'autore, scoprendo le sue poesie, le sue memorie dei racconti paterni, quanta ipocrisia che viene smascherata, quanta inutile vanità che si scontra con la realtà, che amara verità porta il confronto con ciò che è stato, rapportato a quello che si diceva doveva essere.
    In queste pagine c'è paura e serenità, due sentimenti contrastanti che bilanciati convivono. Due facce di una stessa medaglia che risultano coerenti e si apprezzano.
    A voler guardare nel profondo, nelle considerazioni espresse, niente di nuovo che un lettore non si sia mai trovato davanti, ma risulta fresca la modalità di esposizione. Pensieri che più o meno in tanti possono aver fatto, messi nero su bianco con una delicatezza che incanta e li fa apparire sotto una luce unica. "In quarantena" dove una casa non è una prigione. Niente chiasso dai balconi, ma un'occasione per ritrovare affetti ed espressività.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    La maggior parte delle persone che viaggia, ma anche solo che vive senza mai viaggiare, non vive mai realmente nel presente. Vive sempre in un passato che era migliore o in un futuro che sarà splendente e nel quale i sacrifici avranno ripagato. Dimenticano di vivere ora. Dimenticano di vivere nell'unico momento che realmente è.

    Siamo tutti rinchiusi, se non impariamo a liberarci delle gabbie della nostra mente.

    Perché comparare? Sei sempre più grande di chi è più piccolo di te, e più piccolo di chi è più grande di te. L'importante è che siamo più grandi del noi più piccolo di ieri.

    Cosa sono due minuti dedicati alla persona che ci ha messi al mondo, in confronto alle cose che quella persona ha fatto per noi?

    Sarà che sono cieco, ma ho visto il mondo ed ho scoperto un cadavere.

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