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Il terrazzo della libertà
di Matilde Casaglia

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    Casa Editrice: Gruppo Albatros Il Filo - 258 pagine
    Formati disponibili: cartaceo




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Il romanzo, basato su una storia vera, si svolge su una sorta di binario parallelo. Due storie che trovano un punto di contatto nei valori essenziali condivisi: da un lato ci ritroviamo nel 1945, nel periodo della resistenza partigiana, dall'altro saremo calati nell'atmosfera della città di Londra attuale. Tutto ha inizio nell'autunno del 1944 e Pietro, comandante partigiano della Val d'Ossola, scopre di far parte della lista nera dei ricercati dai nazifascisti. Vera, la sua compagna, è stata arrestata e sta per essere deportata in un campo di concentramento in Germania. Il loro amore, dopo varie vicissitudini, sopravviverà alle atrocità della guerra per evolversi nel dopoguerra in una Milano da ricostruire. La loro storia si intreccia con quella di Violante, una ragazza che, nel 2011, si ritrova a condividere i pensieri e i valori di Pietro e Vera. La vita infatti a volte sembra ripetersi come in un ciclo, dolore e speranza che fanno sentire la loro voce nelle generazioni che si susseguono.

    Recensione:
    Avvolgente, avvincente e, infine, arricchente, "Il terrazzo della libertà" è un romanzo che entra nel cuore. La sua storia è magnetica, anzi le sue due storie: i due cammini che lo compongono, diversi eppure legati, ci trasmettono in maniera vivida emozioni e sensazioni, per una lettura che è partecipazione attiva.
    La scrittura di Matilde Casaglia è scorrevole, bella e corretta, di grande impatto e vivida nel trasmettere le immagini alimentate dalle parole. Sembra di assistere ad un film, mentre paragrafo dopo paragrafo diventiamo sempre più parte delle vita di Pietro, Vera e, in un tempo all'oggi più vicino, Violante.
    La narrazione preponderante è quella che si erge dal passato. Pietro e Vera sono i protagonisti e la vicenda ci porta in un teatro di guerra, in quella Italia del '44 dove i partigiani lottano, sperano e, in molti casi, cadono per non rialzarsi. Troviamo azione, che seguiamo con trasporto, immedesimandoci nelle figure che incontriamo, temendo per loro. C'è l'ansia di una vita in bilico, che corteggia la morte, in un mondo in rovina che non può durare per sempre. Vediamo come vite normali, esistenze semplici, sono stravolte dagli eventi e diventano straordinarie. Il coraggio di agire, la forza di non abbattersi, la voglia di migliorarsi per avere quel tanto che permetta tranquillità e di vivere liberi e appieno con i propri eredi. E' una narrazione in terza persona che accentra l'attenzione e la tiene stretta a sé sempre. Anche chi quel periodo non lo ha vissuto potrà addentrarsi in ciò che era prima del conflitto, in ciò che accade durante, ed il percorso nel dopoguerra di crescita e costruzione personale, in una nazione che si deve aggiustare.
    Inframmezzata, in una posizione più defilata, quasi timorosa di invadere, si accosta la storia, esposta in prima persona, di Violante. All'inizio siamo un po' spiazzati, non è chiaro cosa c'entri questa giovane con gli altri personaggi, ma pian piano le connessioni si fanno sempre più palesi e intimamente legate. Anche Violante intraprende un viaggio alla ricerca della sua indipendenza e autonomia, per imparare a reggersi da sola sulle sue gambe e da lì spiccare il volo verso una sua personale libertà. Le sue insicurezze pian piano lasciano spazio ad una donna costruita. La incontriamo giovane e fragile, la salutiamo in un futuro positivo e solido.
    Nella parte finale del romanzo trova chiarezza e motivazione anche il titolo, quel terrazzo della libertà che esce dall'essere angolo mentale per divenire anche luogo reale. C'è poesia in questo e un bel messaggio, perché ognuno di noi può raggiungere il suo personale terrazzo, dove sentirsi sereni, appagati e liberi.
    Un romanzo tra storia e fantasia, incentrato su delle esistenze per parlarci della vita, del suo andamento ciclico, di quel ritornare per ripartire, come un'onda che abbraccia la riva per rituffarsi nel mare del movimento e della crescita. Ricco di ritmo e di sfumature è una lettura formativa, che lascia arricchiti e completi.
    (Tatiana Vanini)

    Citazioni da questo libro:
    Lo spirito di squadra è l'unica vera difesa di un esercito, molto più cruciale delle armi e del numero degli uomini.

    Condividere una pale ale è come dirsi "voglio conoscerti meglio". Una pinta di birra è il loro modo di abbattere le barriere dell'apparenza e del buon costume vittoriano.



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