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Ratava
Il Futuro Distopico

di Giano Pisum

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    Casa Editrice: Pubblicazione indipendente - 97 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Fantascienza

    Trama:
    Due secoli dopo l'implosione dell'Euro e dell'Europa (a seguito di invasioni varie di: Cinesi, Russi e Talebani a est. Arabi, jihadisti etc. ma anche no, a sud), i sopravvissuti sono fondamentalmente di tre tipi.
    I Reticolari, la cui esistenza si basa sui Bitcoin, sulla connettività alla Darknet e sull'energia rinnovabile.
    Poi ci sono i Gerarchici, la cui esistenza si basa sul fatto che non raggiungeranno mai l'eta in cui ci si deve preoccupare della pressione sanguigna alta e del colesterolo, perchè qualcuno gli darà una botta in testa prima. Per cui, arraffare più che si può, godere più che si può e spaccare tutto è una filosofia accettabile. Tutto il resto è una conseguenza.
    Infine, ci sono esseri in cui la percentuale di umanità si aggira intorno al cinquanta per cento (trattabile), il cui metabolismo (per via di radiazioni ionizzanti varie) è più basato sulla fisica che sulla chimica, con certi interessanti risvolti. In ogni caso hanno un ruolo rilevante in tutta la vicenda.
    I Reticolari vivono nell'ex BBT (Brenner Basis Tunnel che collega[va] l'Austria all'Italia). In alternativa vivono anche in Tane sotterranee, come per esempio cantine, per meglio resistere a eventuali catastrofi nucleari. Quasi tutti vivono in Tane oppure nei Tunnel. Eccezion fatta per i contadini tirolesi, perchè non essendoci stato verso di convincere le vacche a entrare nelle cantine, come logica conseguenza, sono rimasti fuori anche loro.
    I Gerarchici invece vivono nelle pianure a nord. Nelle città ormai in rovina. Lo scontro diventa inevitabile quando i Gerarchici rimangono a corto di fonti energetiche, perché semplicemente le hanno consumate tutte.
    Gli Interstiziali (sinonimo di Reticolari) che sono per lo più Pastafariani (anche se non tutti), per sopravvivere allo scontro con i Gerarchici si alleano con gente di fuori (che viene dal sud), gli Assassini. Una casta di mercenari che, in cambio di sostentamento, offre la propria capacità bellica. Tra Pastafariani Ortodossi e Assassini spesso si arriva allo scontro (per via dei due galli nel pollaio, tanto per usare un clichè). Ma alla fine, con l'aiuto del Prodigioso Spaghetto Volante, fanno fronte comune per respingere la brutale invasione.

    Recensione:
    Un romanzo breve, dinamico e suggestivo, "Ratava" si rivela lettura particolare, capace di sorprendere.
    La scrittura dell'autore è scorrevole, in un misto di sarcasmo, sottile ironia e media scorrettezza che si fonde benissimo con l'ambientazione e non reca alcun fastidio. Sotto sotto c'è un filo di tristezza, perché l'opera, ambientata nel futuro, è la narrazione del destino della razza umana se si continua di questo passo. L'autore, nel formulare il suo mondo distopico, è stato ancora gentile, perché tra tanti disastri ancora l'uomo se la cava, merito della sua resilienza, della sua capacità di adattamento o forse solo perché siamo, per il nostro pianeta, parassiti ostinati e ostici da eliminare.
    Un antefatto, un ennesima decisione senza senso delle banche e dei pochi che, come ragni al centro della tela, detengono il potere monetario, e il mondo implode. Basta nazioni come le conosciamo, basta divisioni regionali come sono, basta euro. A parte il Tirolo, le mucche e i loro proprietari che, granitici, non si scompongono di fronte a nulla, tutto il resto è un mondo da conoscere e scoprire.
    Giano Pisum dimostra creatività e personalità nel creare il suo/nostro futuro. Crea con attenzione cambiamenti fisici che fanno nascere nuove razze, adattate alle radiazioni, al vivere sotto terra o fuori, descrivendo un differente tipo di società. E' divertente e allo stesso tempo demoralizzante scoprire che la catastrofe non ha poi cambiato molto l'essere vivente: c'è ancora la tendenza a volere le cose di altri, a tentare di prendersele con la forza. Insomma il lupo perde il pelo, nel nostro caso cambia magari pelle e forma, ma non i brutti vizi. Il divertimento sta negli scambi di determinate fazioni: c'è una gentilezza così ostentata, così fondata al non offendere e all'essere amichevole, che le trattazioni durano un sacco, fornendo dialoghi incredibili.
    La trama del romanzo, sfaccettata e improntata a far conoscere al lettore il nuovo mondo, risulta ritmata, scandita da descrizioni accattivanti e conversazioni centrate e puntuali. La storia si assorbe così con piacere e voglia di andare alla scoperta, mentre il viaggio dei protagonisti assume forme diverse passando da una gita scanzonata al pericolo degli scontri. Si sa quando si parte, ma non quando e se si torna.
    I personaggi sono pensati e resi con buona cura: diversi, a tratti grotteschi, sono a noi alieni e famigliari insieme. Ottimi compagni di viaggio per il lettore, le dinamiche fra loro saranno motivo di riflessione.
    "Ratava", che titolo bizzarro, ma anche questo ha la sua spiegazione, è un libro diverso, che si legge in un pomeriggio per un'esperienza alternativa.
    (Tatiana Vanini)



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