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Notte di neve e sangue
di Tríona Walsh
Traduzione a cura di: Carlotta Mele

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    Casa Editrice: Newton Compton Editori - 320 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Thriller

    Trama:
    Nella notte di Capodanno sei amici di lunga data si ritrovano su un'isola al largo della costa occidentale dell'Irlanda. Sono passati dieci anni dal drammatico incidente che li ha divisi e hanno deciso di onorare l'anniversario della tragica morte di Cillian ricordando i bei momenti trascorsi insieme. Mentre attendono la mezzanotte tra bicchieri di vino e chiacchiere, sotto una violenta tempesta di neve che rende impossibili spostamenti e comunicazioni, si accorgono che una di loro manca all'appello: Maura sembra svanita nel nulla. La donna viene ritrovata poco dopo in fondo a una scogliera frastagliata, brutalmente assassinata. Chi l'ha uccisa e perché? Con il passare delle ore, diventa sempre più chiaro che ciascuno di loro ha qualcosa da nascondere agli altri. La neve li intrappola in casa e antichi segreti vengono pian piano alla luce. Nessuno sa più di chi fidarsi: tra di loro c'è un assassino, e chiunque potrebbe essere il prossimo a morire.

    Recensione:
    Mi ha conquistata piano piano l'ottimo thriller di Trìona Walsh, "Notte di neve e sangue". Dopo un incipit drammatico, in cui l'autrice concede al lettore un'anticipazione sul delitto che costituirà il fulcro attorno al quale ruoterà tutta la vicenda, la storia prende forma lentamente e senza grosse sorprese: la protagonista è Cara, unica "Garda" (cioè sergente di polizia) della tranquilla isola di Inis Mor, nella baia di Galway, al largo della costa occidentale dell'Irlanda. È vedova da dieci anni, il Natale è passato da poco e si sta avvicinando il Capodanno: quattro amici che avevano lasciato l'isola dopo i funerali di Cillian (marito di Cara) decidono di tornare per ricostituire la "banda" di sei inseparabili che erano da ragazzi, per commemorare tutti insieme l'anniversario di quella morte, avvenuta proprio a Capodanno. La prima sera dal loro arrivo si riuniscono tutti al pub per festeggiare, tranne Cara che, essendo fuori dall'isola per motivi di lavoro, potrà raggiungerli solo il mattino dopo. Insieme a lei però arriva una tempesta di vento e neve che costringerà tutti gli abitanti di Inis Mor all'isolamento per alcuni giorni. Non che a Cara importi molto, visto che dalla morte di Cillian vive sull'isola sentendosi costantemente trattata da "forestiera", anche a causa del suo ostinato rifiuto a parlare gaelico, la lingua madre degli abitanti. L'arrivo degli amici è dunque da lei atteso con particolare trepidazione anche in virtù del fatto che non si sono più incontrati dal giorno del funerale, ma dopo la serata al pub Maura scompare misteriosamente. Ben presto Cara scopre che è stata uccisa ed ecco la tipica situazione comune a tanti gialli: un delitto, un numero molto ristretto di personaggi costretti dalla tempesta a condividere uno spazio piuttosto limitato (i circa 40 chilometri quadrati di un'isola brulla e poco abitata dove tutti si conoscono), una detective che indaga lottando per non lasciare che il proprio coinvolgimento nella vicenda le tolga la necessaria obiettività.
    Fin qui nessuna sorpresa, tutto abbastanza classico e prevedibile.
    Quello a cui non ero preparata è stato il formidabile gioco di incastri ideato dall'autrice per far sì che Cara scoprisse a poco a poco quanto erano cambiati i suoi amici, quanto ciascuno di loro si fosse trasformato in una persona cinica, falsa e disposta a tutto pur di coprire i suoi sporchi segreti. Ben presto nessuno sa più di chi fidarsi e mentre la tempesta esalta la bellezza selvaggia di un'isola trasformatasi in una sorta di trappola, questi segreti vengono a galla uno ad uno, rivelando quanto sia facile per ciascuno di noi tradire i sogni nutriti in gioventù, scendere a compromessi e trovarsi imprigionato in una spirale di terribili errori che finiscono per non lasciare scampo.
    Man mano che la tensione cresceva capitolo dopo capitolo e i colpi di scena si susseguivano a ritmo incalzante, il paesaggio stesso ha finito per diventare per me un personaggio di tutto rispetto: le splendide descrizioni della Walsh mi hanno addirittura spinta, a lettura ultimata, ad andare a cercare online le foto della splendida Inis Mor. Confesso di essermi emozionata di fronte alle immagini dei luoghi così ben rappresentati dall'autrice e di aver rivisto con gli occhi dell'immaginazione le varie scene che si svolgono in ciascuno di essi.
    Un romanzo avvincente che riserva sorprese fino all'ultima pagina e di cui consiglio vivamente la lettura.
    (Cristina Quochi)



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