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La tela del diavolo
di Gianfranco Pereno

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    Pubblicazione indipendente - 303 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Thriller

    Trama:
    Un sogno angoscioso che si trasforma inesorabilmente in realtà. La potenza del genio di Caravaggio che si fonde con il grande e occulto potere della Magia, generando un incubo che travalica i confini della Ragione e della Fede. Un serial killer astuto e imprevedibile che utilizza l'arte come strumento per trascinare le sue vittime in un mondo dove amore e passione, crudeltà e dolcezza sembrano accentuare violentemente i loro confini. Un'incredibile realtà dove ognuno è nel medesimo tempo spettatore e protagonista. Un lungo terrore dove la Legge e la Giustizia arriveranno a confrontarsi solo dopo uno sconvolgente ultimo urlo.

    Recensione:
    "La tela del Diavolo" di Gianfranco Pereno è un thriller decisamente insolito: sin dalle prime pagine si prova un profondo senso di disorientamento e siamo portati a chiederci quale sia il rapporto tra i diversi piani di percezione della realtà narrati dal protagonista, che sta evidentemente vivendo un'esperienza inspiegabile, singolare e, per molti aspetti, terrificante.
    Pian piano nella testa del lettore si forma un quadro di riferimento che riesce in qualche modo a dare senso agli incredibili e angoscianti eventi con i quali deve fare i conti Michele, professore di storia dell'arte, protagonista della prima parte del romanzo: una catena di omicidi che prendono avvio con l'uccisione proprio della sua fidanzata e che si ispirano a quadri famosi, in un macabro gioco che sembra farsi beffe sia di lui, sia delle forze dell'ordine.
    Il contesto immaginato dall'autore tuttavia è talmente complesso da rendere necessarie articolate spiegazioni da parte di personaggi più "esperti", che rendono Michele (e il lettore) edotto sui fenomeni e sulle forze demoniache che si sono aperte un varco fra le dimensioni fino a giungere nella Venezia dei giorni nostri. Queste spiegazioni hanno una forte coerenza e un solido fondamento in alcune delle più note teorie esoteriche, ma interrompono il ritmo narrativo e mettono Michele in una situazione talmente incredibile che ho finito col trovare poco plausibili molte delle sue reazioni.
    Quando ci sembra infine di aver trovato il bandolo della matassa (pur dovendo fare i conti con una sorta di "finale provvisorio" sgradevole e inatteso), con una piroetta e un paio di salti mortali, l'autore ci catapulta invece nella seconda parte del libro, con un diverso protagonista e un diverso contesto a giustificare una sequenza di eventi che sembra essere esattamente la stessa con cui ha avuto a che fare il povero Michele. Anche questa volta sono necessarie spiegazioni, perché il quadro di riferimento è ancora più ricco e complesso del precedente e anche questa volta i personaggi "esperti" sono costretti a impartire a Marco, il nuovo protagonista, la loro lezione con le conseguenti istruzioni da seguire per cercare di porre fine alla catena di omicidi. Peccato che lo facciano proprio nel momento in cui la suspense è alle stelle, interrompendo di nuovo il ritmo e costringendo il lettore ad arzigogolati ragionamenti mentre non desidererebbe altro che vedere l'azione balzare in avanti.
    In un continuo alternarsi di universi paralleli e di corridoi spaziotemporali, in cui gli unici personaggi davvero a loro agio sono il delizioso trio di streghe che costituisce il trait d'union fra le due parti del romanzo, il lettore finisce con l'affidarsi ad occhi chiusi alla narrazione, sospendendo il giudizio e disponendosi ad accettare senza discutere ciò che la sfrenata fantasia dell'autore ha deciso di mettere in scena.
    Nonostante le numerose imperfezioni e la tendenza a raccontare e descrivere le emozioni dei personaggi, piuttosto che a mostrarle nel loro naturale nascere, crescere e avvicendarsi, situazione dopo situazione, "La tela del Diavolo" è un romanzo tutto sommato gradevole, sicuramente capace di intrattenere e sorprendere.
    (Cristina Quochi)



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