Genere: Gialli

Trama:
Due fratelli, Tristano e Fabrizio, cresciuti insieme, ma talmente diversi da condurre due vite agli antipodi: l'uno irreprensibile professore di liceo, l'altro vagabondo tossicodipendente. Una donna volgare ma affascinante, Gaia, alla disperata ricerca dei soldi per sposarsi col fidanzato Gaetano. Infine Fabiana, sciatta collega di Tristano, tormentata dalla madre apprensiva, che vorrebbe vederla accanto a un uomo. L'irreversibilità delle scelte e delle situazioni che le hanno generate è il tema dell'intreccio criminoso di queste cinque vite.

Recensione:
Un giallo, ma anche un romanzo che scava nella vita e nelle esitenze, che invita il lettore, in modo originale e intrigante, a riflettere sulle azioni, sui comportamenti che portano a conseguenze irreversibili. "Irreversibilità" è quindi un titolo perfetto.
Valerio Pappi ha una scrittura ritmata, scorrevole, che scava negli aspetti intimi delle personalità dei suoi personaggi, senza mai risultare noioso, inserendo tanti elementi in un narrazione che alimenta curiosità e interesse, mostrando molta profondità e anche verità scomode, che si preferirebbe ignorare, ma che qui vengono indagate, sviscerate, senza mai lasciare la piacevolezza della narrativa.
Da un prologo che mostra un'azione avanzata, delittuosa, di immediato effetto per suscitare la voglia di sapere, il filo della storia si riavvolge e, passo dopo passo, l'autore presenta i suoi personaggi, dalla particolare cinquina dei protagonista fino ai personaggi secondari, esponendoli in modo che il lettore familiarizzi con loro con naturalezza.
Con un buon ritmo che fa volare le pagine, dove non mancano momenti più leggeri, nei quali una sottile ironia stempera la tristezza di talune situazioni, si avanza nei capitoli, che hanno sempre per titolo il nome, o i nomi, degli attori di cui andremo a scoprire pensieri, azioni, debolezze e solitudini.
"Irreversibilità" è un vero intreccio di vite, un'opera che porta a galla dolori famigliari, gli scontri caratteriali, con quei rapporti che si vorrebbe sereni, ma che il destino, o la droga, ha reso difficili; le solitudini per indoli e inclinazioni, per incomprensioni o per un fisico non corrispondente ai canoni spietati di una società che predilige l'apparenza alla sostanza; le necessità che, figlie di ignoranza, lavori instabili e la ricerca della realizzazione di un sogno, spingono il mostro che dorme in ognuno di noi a venire a galla.
Nel libro c'è la normalità, che diviene tragedia; ci sono le emozioni che, risvegliate, portano cambiamenti, ci sono personaggi che sentiamo vicini che agiscono, reagiscono, si incontrano e si scontrano.
E' il giallo della vita, il mistero dell'esistenza.
(Tatiana Vanini)

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