Genere: Narrativa

Trama:
Il 13 novembre è sempre stato un giorno speciale per la protagonista: è infatti il giorno del suo compleanno. Anno dopo anno ripercorre questa ricorrenza e tutte le evoluzioni e rivoluzioni che comporta, dalle feste in casa con gli amichetti alle uscite in pizzeria e in discoteca, fino ai compleanni da adulta. Le abitudini e gli amici cambiano, ma qualcosa resta sempre stabile e imprescindibile, ovvero i festeggiamenti in famiglia, anche quando la pandemia impedirà la tradizionale cena del 13 novembre in casa Bambi. Un racconto intimo per riflettere insieme all'autrice su quanto di anno in anno ci trasformiamo e su quanto sia importante fermarsi un attimo a riflettere su tutto ciò che questo comporta.

Recensione:
"Il mio tredici" ripercorre alcuni importanti compleanni dell'autrice. E' una sorta di biografia per mezzo di torte e festeggiamenti.
A questo punto verrebbe facile chiedersi cosa ci sia di interessante nel leggere del genetliaco altrui. Domanda legittima e la risposata è: ci sono tanti motivi per approcciare questo scritto, perché Vanessa Bambi parla sì di sé, eppure, magicamente, parla ad ogni lettore.
La scrittura che andiamo a conoscere è briosa e divertente. Sprizza dinamismo, voglia di raccontare e raccontarsi e piacere nel farlo. Si sentono passione, gioia, ma si percepiscono anche i cambiamenti, le sfide, i momenti difficili, tutta una gamma di emozioni che filtrano dalle pagine.
E' proprio tramite questa penna amichevole, che sembra di conoscere da sempre, che si compie la magia del libro: la condivisione dei ricordi.
Le esperienze dell'autrice, i preparativi, le attenzioni, finanche i regali, diventano spunti per ripensare ai nostri compleanni. Mentre leggiamo nella mente si formano due immagini: quelle evocate da Vanessa Bambi e quelle dei nostri momenti vissuti, due film che si sovrappongono, dove possiamo apprezzare similitudini e differenze.
"Il mio tredici" si trasforma così in un viaggio attraverso i nostri anni, mentre ci lasciamo cullare dalle storie che l'autrice ci regala.
L'opera affronta con occhi vivaci i mutamenti naturali che intercorrono nel tempo, come cambiano le cose man mano che si cresce, permettendo riflessioni sull'adolescenza, sul diventare adulti. Ci sono esigenze diverse, sogni diversi e sì, anche impegni differenti. I giorni volano, la consapevolezza si affina, ma la gioia, se si è provata da piccoli, è un ritorno, un ripetersi, anche nelle diverse circostanze che la vita ci propone, un appuntamento da rispettare pur tra mille impegni.
Questo testo è una narrazione di vita, tra un festeggiamento e l'altro c'è la quotidianità che irrompe e da dover affrontare, proposta con delicatezza e genuinità. Non tutto sarà bello e felice, eppure c'è positività anche quando si parla di salite e momenti dolorosi. Possiamo rivederci nella parole e specchiarci nelle frasi, soffermarci sul fatto che la nostra storia personale procede di pari passo con i mutamenti globali. Mi riferisco in particolare allo stato sospeso causato dalla pandemia di COVID, ma questo non è un libro che parla di ciò, come i tanti che sono stati scritti in questo periodo, vi si trovano solo delle ovvie considerazioni perché i compleanni si sono festeggiati anche nel lock down.
"Il mio tredici" permette a noi di accompagnare l'autrice per un pezzo di strada, standole accanto con i nostri unici e condivisi sei, dieci, venticinque, trentuno...
Un libro che smuove i ricordi, le sensazioni e fa venire voglia di aprire quegli album che riposano negli armadi. E' come un regalo, da leggere con un sorriso e un pensiero affettuoso, per ritrovare l'avventura della vita di ogni giorno.
(Tatiana Vanini)

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