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Il gol più bello
di Stefano Delle Donne

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    Casa Editrice: Youcanprint - 208 pagine
    Formati disponibili: cartaceo e ebook




  • Genere: Narrativa

    Trama:
    Il piccolo Andrij cresce, come tanti ragazzi ucraini, con il mito del leggendario calciatore Ševcenko ma si ritrova a fare i conti con una amara realtà: l'invasione russa; i bombardamenti; le macerie di una nazione in fiamme. Una guerra che un bambino di dieci anni non può capire e non vuole comprendere. Nel dolore di un paese ferito Andrij e la sua famiglia si ritroveranno a fuggire e, così come era successo al grande calciatore ucraino, anche lui sarà chiamato a dire addio a ciò che ama.

    Recensione:
    Un romanzo forte, avvincente, che fa riflettere e porta il lettore dentro la guerra, in quello scenario che alla televisione appare comunque distante e che qui, in un libro, diviene vero, invadente, esplode intorno a noi. "Il gol più bello" è formazione, avventura, tensione e profondità. Attraverso gli occhi di un bambino vediamo il suo mondo prima dell'immaginabile e scopriamo il mutare delle priorità, dove perfino il gioco del calcio e il significato di gol passa dall'essere il modo di vincere una partita a emblema di salvezza e di vita.
    La scrittura di Stefano Delle Donne è forte, scorrevole, con descrizioni che accendono la fantasia e fanno stringere cuore e stomaco. Porta il dolore, ma non spegne la speranza; mostra la morte e celebra la vita. Non parla di politica, mostra le cose attraverso lo sguardo unico del suo protagonista, ed è uno schiaffo a tutti gli adulti.
    Il protagonista è il personaggio che conosciamo meglio e al quale ci accostiamo con tutta la forza dell'empatia. Andrij porta il nome del campione di calcio ucraino Ševcenko, che è il suo mito, un ideale da raggiungere nello sport e nel comportamento, è il sogno e il modello di un bambino.
    Ad Andrij si associano altri personaggi, dai famigliari all'amico del cuore, fino a tutti gli incontri più o meno fondamentali che farà nel prosieguo del suo doloroso cammino attraverso una nazione in guerra.
    Dai primi capitoli dove il mondo dell'infanzia coi suoi piccoli e grandi problemi è protagonista, casa, scuola, squadra di calcio, luminosi e perfettamente descrittivi della vita di un giovanissimo, discendiamo nella paura, nell'incredulità prima, che la guerra non scoppierà e all'ineluttabile dolore che arriva quando il peggio capita e i missili scoppiano.
    Il resto del romanzo è il racconto di un Andrij solo, terrorizzato, ma non disperato e sempre deciso a ritrovare i suoi genitori. "Il gol più bello" è la narrazione del viaggio di un bambino attraverso la follia della guerra, con tutti i pericoli che comporta, dove troverà aiuti sinceri e un amico speciale.
    La narrazione prosegue dinamica, intensa, per una lettura che non si può lasciare, perché si sta accompagnando un bambino e nel frattempo riflettiamo su quello che fortunatamente non viviamo in prima persona.
    Nel mondo ci sono tanti Andrij. Non tutti hanno un libro che ne parla, eppure vivono e alcuni di loro moriranno. Leggere "Il gol più bello" è immergersi nel dolore che pochi fanno a molti, nell'insensatezza dell'umanità. Alcuni dimostrano che siamo meglio di così, altri no.
    Un romanzo forte, che regala però speranza.
    (Tatiana Vanini)



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