Casa Editrice: Fanucci - 544 pagine
Formati disponibili: cartaceo e ebook
Genere: Horror
Trama:
Nella dormiente cittadina di Milburn, New York, quattro anziani si riuniscono per raccontarsi storie, alcune vere, altre inventate, l'importante è che siano terrificanti. Un passatempo innocente per distrarsi dalla tranquilla routine quotidiana. Ma qualcosa è tornato a perseguitare loro e la piccola città. Una storia che li ha visti protagonisti molto tempo prima. Un errore fatale e crudele, un terribile incidente. E ora scopriranno che nessuno può seppellire il proprio passato per sempre... Ghost Story, di Peter Straub, narra di orrori, segreti, e resiste alla prova del tempo evocando le nostre paure più profonde e gli incubi più oscuri.
Recensione:
Peter Straub ha firmato opere insieme a Stephen King; qui in "Ghost Story", possiamo apprezzare e scoprire la sua penna come unico autore.
Perché l'uomo è attratto dalle storie di paura? Probabilmente per esorcizzarla, per abituarsi ai brividi e prepararsi nel caso si trovi in situazioni terrificanti.
O semplicemente perché a farci paura è il mistero, ciò che non conosciamo, e indagarlo attraverso la letteratura è un modo per imparare, apprendere. Sia come sia, le storie come questa esistono da tempo e continueranno a deliziarci, spaventarci e magari istruirci. "Ghost Story" è un romanzo dalla trama circolare. Comincia con una situazione già avviata, della quale capiamo poco, ma che ci coinvolge, per poi avvolgere il nastro e raccontare storie che percorrono ben cinquant'anni, danno vita a un'intera città e a molti dei suoi abitanti. Il romanzo trasforma l'ordinario, mostrando dei lati assurdi, bizzarri, fino a tessere un'atmosfera sempre più oscura, pesante e incombente, per sfociare nelle morti e nell'orrore. Anche il tempo atmosferico ci si mette, lasciandoci in balia di una tempesta di neve, con l'isolamento e la follia che sembra contagiare i personaggi. E i più folli di tutti saranno proprio coloro che si avvicineranno alla verità, riconosceranno lo straniero e si muoveranno per combatterlo.
Per gran parte del romanzo il ritmo narrativo è blando, non ha picchi improvvisi, è un andante. C'è una lunga preparazione che io ho trovato suggestiva e affascinante, ho amato come mi è stato permesso di conoscere i protagonisti, come ho potuto percorrere l'intera storia, scoprirne l'antefatto e tutto quello che di accessorio a quell'unico fatto iniziale deve la sua essenza. Ho davvero toccato cosa significa atmosfera horror, perché Straub è riuscito a rendere inquietante e spaventoso il profumo di una bella colazione a base di caffè, uova e bacon. Poi nelle ultime duecento pagine, tutto esplode, l'azione si fa presente, incessante, la tensione sale, la lettura si fa più veloce e il cerchio non solo si chiude, ma porta a una conclusione dall'esito incerto fino all'ultima pagina e forse anche oltre.
In "Ghost Story" non troverete scene splatter una dopo l'altra, che a mio avviso generano solo fastidio, non paura e nessun brivido, ma esplorerete il vero volto dietro le apparenze, vedrete entità giocare con la vita e la mente, dovrete distinguere la realtà dall'illusione e decidere: combattere e magari morire, o restare inerti, perire e forse essere non morti per sempre. C'è anche la possibilità fortunosa di scamparla, restando chiusi in casa, a occhi serrati, fermi per non attirare l'attenzione, ma che storia sarebbe?
Nel mondo, oltre a noi, vivono esseri più antichi, potenti, che ci odiano... o ci temono? Scopritelo con "Ghost Story".
(Tatiana Vanini)
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE
Il libro consigliato
Il libro consigliato
Iscriviti alla Newsletter...
...per ricevere ogni settimana le ultime novità dal nostro sito.