Trama:
Figlio di contadini senza terra nella Galilea sotto il giogo romano, il protagonista di questo libro è costretto a guadagnarsi da vivere inventandosi nuovi lavori. Marinaio senza fortuna, taglialegna e carpentiere, vignaiuolo a servizio di un piccolo possidente. Finalmente decide di mettersi in proprio, e di aprire una promettente rivendita di vino. Sembra la storia di un uomo qualunque e della sua intraprendenza in un'atmosfera di tempi nuovi, in cui molte cose stanno cambiando. Ed è così: qualcosa di assolutamente nuovo, inaudito e sconvolgente sta accadendo vicino a lui. La novità di una predicazione, di una testimonianza che cambierà per sempre la storia, e che ha le fattezze umane del figlio di un falegname di Nazareth. Il contatto avviene durante un banchetto di nozze, a Cana. L'oste è incaricato del vino, ma disgraziatamente ne ha portato troppo poco. Sarà allora testimone privilegiato di un fatto che stenterà, anzi non riuscirà proprio a spiegarsi. Ma il suo rapporto con il Nazareno e la sua strana compagnia di discepoli non finirà lì. Qualche tempo dopo, durante la Pasqua a Gerusalemme, gli verranno a chiedere ancora del vino: per celebrare quella che sembra una sera triste come una cena d'addio...
Commento: L'Oste dell'ultima ora è un libro tanto piccolo quanto gradevole, che scorre veloce ed è scritto in maniera semplice, tale da garantire un'immediata comprensione.
La storia è quella di un uomo che cerca la sua strada e non teme di cambiare. Una vita dedita al lavoro, lavoro che lo porterà a servir vino a persone che si riveleranno essere speciali.
L'uomo continuerà il suo cammino entrando ed uscendo da una situazione unica, della quale non percepisce la portata. Si troverà ad offrire da bere ad un gruppo di giovani senza denaro ed a fornire il suo vino al matrimonio sfarzoso di signori locali, senza sapere di aver aiutato gli Apostoli né, tanto meno, di aver prestato servizio alle nozze di Cana.
Lui proseguirà la sua vita rinnovandosi, ogni volta, da agricoltore a pescatore ad oste.
E' una storia semplice, che mostra l'uomo per quel che è, ovvero uno spettatore - il più delle volte passivo - della storia.
Si tratta di poche pagine ma che meritano davvero di essere lette. Bella fantasia, ottima padronanza della lingua e capacità immediata di trasportare il lettore all'interno delle pagine: il connubio perfetto per una narrativa di qualità.
(Chiara Iacucci)
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