Genere: Fantascienza

Trama:
Un semplice cameriere impiegato in un ristorante del comasco scopre di avere capacità che neppure immagina. Inconsapevole del suo innato potere, scoprirà di essere stato fin dalla nascita un addotto da parte di razze aliene che da sempre controllano le vite di miliardi di persone. Affiancato dalla propria famiglia e da due personaggi enigmatici, dovrà sottrarsi alla caccia da parte di un'oscura e occulta organizzazione. Una fredda e spietata elite fermamente decisa ad impedire che le doti del protagonista non contagino altre persone e soprattutto non contribuiscano a modificare lo status che sono riuscite a instaurare, con la supervisione aliena, nell'arco di migliaia di anni sul pianeta terra. Una surreale e rocambolesca fuga da una esistenza che sembra essere più concreta di quella che il protagonista ed il 99 % della popolazione mondiale vive ogni giorno.Un viaggio interiore verso la consapevolezza che, anche una sola, semplice, anonima persona potrebbe fare la differenza nell'intento quasi disperato di aumentare il livello di coscienza dell'intera umanità e così stravolgere i paradigmi su cui è retta.

Recensione:
L'anno del dragone è un romanzo molto particolare.
E' sia un libro di fantascienza che un libro sociale, nelle stesse pagine ritroviamo due chiavi di lettura: una più semplice, superficiale, una storia fine a se stessa, e un'altra più profonda che parla all'io del lettore, alla sua coscienza, una parte critica che ci mostra il mondo nel quale viviamo sotto forma di metafora.
L'inizio del romanzo è molto aderente alla realtà. Narrato in prima persona dal protagonista ci racconta la sua insoddisfacente vita, il suo barcamenarsi per arrivare a fine mese conducendo un'esistenza dignitosa priva però di svaghi o di piccoli piaceri per il timore di sperperare denaro. Un protagonista che vede solo il lato negativo delle cose, in un continuo lamento di ciò che non va.
Un incontro fortuito darà il via ad una serie di stranezze che lo porteranno a mettere in discussione tutto, dando così vita al più grande cambiamento di tutti i tempi.
Usando artifici narrativi, come le razze aliene che in segreto dominano il pianeta tenendo in una prigione inconsapevole l'umanità, l'autore sposta l'attenzione del lettore sul tema sociale, puntando il dito sulla cecità delle persone che vivono perse nella routine, che guardano senza vedere davvero un sistema di vita che ci conforma e ci insegna a non pensare, ma ad accettare passivamente. Non mancano i riferimenti al mancato rispetto della natura, considerando questo pianeta una crosta da dominare e non un essere vivente quale esso è.
Tra l'azione data dalle peripezie che il protagonista dovrà affrontare, non manca il momento della rivelazione, dove con il risveglio della coscienza si giunge ad una nuova visione dell'essere uomo, creato dal divino e per questo divino egli stesso.
Concetti che prendono spunto dalla psicologia, dalla Bibbia e dai miti presenti nelle varie culture, ci vengono proposti in modo chiaro, sotto forma di storia, divenendo interessanti senza annoiare.
In un finale dal sapore mistico, l'autore lancia una proposta che è sia una sfida che una soluzione attuabile. Una piccola speranza per un futuro migliore, alla portata di tutti e soprattutto consapevole.
Un romanzo interessante da tenere bene in mente.
(Tatiana Vanini)

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