Genere: Thriller

Trama:
Tor Morella è un antico villaggio appenninico di carbonai, da anni abbandonato e ora trasformato in idillico "buen retiro" di lusso ma di scarso successo, perché ogni anno resta, causa neve, isolato dal resto del mondo. Eppure, sette persone hanno scelto di passarvi l'inverno, alcune perché è un nascondiglio ideale, altre perché è un ideale rifugio artistico, per altre ancora è un luogo dove ritrovare se stessi dopo una drammatica esperienza, e se alcune sono giunte cercando di sfuggire ad un pericolo altre sono andate, loro malgrado, incontro al pericolo. Ma l'inverno precipita su di loro e la neve, la bianca visitatrice, minaccia di coprire tutto e tutti.

Recensione:
Un thriller singolare dal finale letteralmente esplosivo. Sette personaggi, ciascuno con un segreto inquietante da nascondere ed una complice eccezionale, la neve, pronta ad ovattare ogni atto, ogni rivelazione ed a mascherare con la propria presenza ogni indizio, ma anche a travolgere e fagocitare ciò che incontra lungo la sua manifestazione. Il tutto nel silenzio di un piccolo e sconosciuto borgo dell'Appennino, ove il tempo sembra essersi fermato e lo spazio è dilatato rispetto ad una popolazione decisamente esigua. La neve, copiosa ed improvvisa, condensa i destini dei sette personaggi rendendo loro impossibile qualsiasi ricongiungimento con il mondo esterno. Con il suo candore, avvolge l'oscurità di storie torbide, devianti, peccaminose, criminali. L'autore dà voce ad ognuna di queste storie e con la sua fantasia fa in modo che tutte loro trovino un epilogo nella bianca distesa che avvolge una rocca solitaria, o meglio un "buen retiro" come Franco Mimmi definisce ripetutamente Tor Morella, lo scenario che ospita la vicenda. Uno dei sette personaggi che vanno incontro al loro destino è un aspirante scrittore: nella sua fantasia, prende forma la trama di un romanzo che si interseca a tratti con la trama del racconto vero e proprio, una bozza mentale di racconto ispirata da brandelli di pregresse e celeberrime letture di cui conserva e palesa una netta reminescenza. Una miscela di ingredienti capace di mantenere desta l'attenzione del lettore dalla prima all'ultima pagina.
La lettura procede in modo velocissimo, tale da tenere il passo incalzante degli eventi, del susseguirsi delle rivelazioni; una velocità decisamente contrastante con la lentezza dei ritmi che caratterizzano lo scenario della narrazione e della pressoché incessante caduta dei fiocchi di neve su di esso. Lo stile dell'autore è decisamente moderno, piacevole e facile. La complessità della vicenda è semplificata dalla scelta espositiva di Franco Mimmi, nella quale non manca una certa dose di ironia. Ho trovato molto interessante la capacità descrittiva dello scrittore, il quale ha saputo dipingere in modo accurato e veritiero la figura di ognuno dei sette protagonisti, al punto tale da consentire al lettore di immaginarli come figure reali, vivide, presenti. Altrettanto apprezzabile la capacità di descrivere situazioni morbose e delittuose in termini assolutamente realistici, senza alcun ricorso a metafore o sotterfugi, ma evitando ogni forma di volgarità che possa urtare la sensibilità del lettore. La trama è avvincente e si dipana rivelando aspetti del tutto imprevedibili in base alle iniziali premesse. Per tutte queste caratteristiche, questo thriller si presta ad essere letto interamente in tempi rapidi e con una forte partecipazione, nonché a suggerire alcune note di giovialità, nonostante la tipologia degli eventi narrati.
(Angelarosa Weiler)

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