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Storia della tortura.
Strumenti e metodi utilizzati dall'antichità ai giorni nostri

di Giovanni Laterra

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    Casa Editrice: Rusconi Libri - 151 pagine
    Disponibile in formato cartaceo




  • Genere: Saggi

    Trama:
    Pali, seghe, gabbie, asce, funi, chiodi, ruote, carrucole: la storia della tortura parte da qui, con l'uso di attrezzi che fanno assomigliare ridicolmente il boia a un fabbro o a un falegname. Più avanti, col trionfo della tecnologia, a un elettricista o a un maldestro cavadenti, il tutto supportato da una conoscenza assolutamente scientifica dell'anatomia. Le tecniche più efferate, sviluppate e perfezionate nell'arco di secoli, rivelano scopi sempre legati a un potere che, legalizzato o no, cerca la confessione, la conversione o semplicemente la sottomissione della vittima. Un dolore che dura secoli narrato senza moralismi, forse solo con un pizzico di ironia per non finirne travolti.

    Recensione:
    La tortura è un crimine così antico?
    La tortura può essere definita come un supplizio, un tormento corporale o psicologico, che viene inflitto a un soggetto allo scopo di ottenere una confessione o una testimonianza. E' uno strumento terribile e disumano, che ha marchiato la storia umana passata, ma che purtroppo, ancora oggi, lascia le sue tracce.
    "L'essere umano è fondamentalmente buono oppure inesorabilmente cattivo?"
    Giovanni Laterra ci fa viaggiare nel passato e riflettere sul presente, grazie a questo suo breve e intenso saggio.
    Un libro tecnico, ma semplice nella struttura e nella scrittura, adatto a chiunque sia interessato a un percorso storico, ma anche a chi voglia conoscere e comprendere uno dei particolari più disumani della nostra società.
    L'autore ci illustra uno dei drammi dell'umanità, uno degli aspetti che tristemente hanno segnato la nostra storia.
    Anche se voci del passato e del presente hanno più volte denunciato questo crimine, l'uomo non si è mai fermato. Ha modificato e cambiato gli strumenti utilizzati per torturare, ma è come se "la memoria riuscisse a dimenticare".
    Lo studio della storia e lo sviluppo della scienza hanno aiutato a comprendere la drammaticità della tortura, ma allo stesso tempo, la tecnologia ha permesso di perfezionare gli strumenti utilizzati.
    L'accanimento contro le streghe, gli atti disumani contro ebrei, zingari, credenti di diverse religioni e oppositori politici, o ancora lo squartamento, la culla di Giuda, la ruota ferrata e molti altri argomenti sono stati trattati dall'autore con grande capacità e consapevolezza, grazie a uno studio documentale, che ha permesso di porre l'attenzione su personaggi e strumenti legati alla tortura.
    "Conosciamo le torture dell'antichità attraverso le testimonianze indirette di narratori e filosofi, sappiamo cosa accadeva nelle segrete delle prigioni dell'Inquisizione grazie ai verbali dei cancellieri, oggi abbiamo la possibilità di ascoltare le vittime, e questa è la grande opportunità che ci ha dato il Novecento."
    Come ci illustra l'autore, la Dichiarazione Universale dei diritti dell'Uomo del 1948 ha sottolineato e dichiarato che nessuno può essere sottoposto a tortura, o a qualsiasi atto che possa essere definito crudele e disumano. Ma la battaglia deve continuare perché la tortura, che purtroppo è stata parte integrante del nostro passato, non deve esserlo del nostro presente e futuro.
    (Barbara Galimberti)



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