Casa Editrice: Marcos y Marcos - 278 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Per bambini
Trama:
Il Club dei cecchini è in allarme rosso. Temibili personaggi dei videogiochi si sono materializzati nella realtà. Ora che il varco si è aperto, qualcosa di più grande preme per uscire e il babbo di Pepi Mirino lavora giorno e notte per impedirlo. Quando il babbo scompare all'improvviso Sofi, Santino, Giamma e Pepi sono pronti a tutto per ritrovarlo, anche a sfidare l'agenzia segreta che presidia i confini tra i mondi. Dopo "Pepi Mirino e l'invasione dei P.N.G. ostili", una nuova avventura del Club dei cecchini. Età di lettura: da 10 anni.
Recensione:
"Pepi Mirino e la macchina del buio" segna il ritorno alle avventure della Banda dei Cecchini, al confine tra fantascienza e narrazione per ragazzi. Cristiano Cavina riprende la vicenda là dove si era interrotta, con un nuovo colpo di scena: la scomparsa dell'Ingegnere, padre di Pepi.
Gli ingredienti sono quelli a cui ci ha abituato con la prima uscita, una scrittura scorrevole e vivace, che ben si accorda col punto di vista dei personaggi principali, un linguaggio divertente e scherzoso ed un grande amore per i videogiochi, i quali, grazie alla potenza del computer quantistico, plasmano la realtà.
Rispetto al libro precedente si perde un po' la sensazione di novità, ma inizia a delinearsi l'esistenza di un universo più complesso, dove le minacce vanno oltre un malfunzionamento occasionale di un singolo oggetto. Per certi versi l'immaginario comincia ad essere più quello degli agenti dello Shield della Marvel che quello di un semplice libro per ragazzi, segno di un'evoluzione in cui Qualcosa è sempre lì, in agguato, pronto a cambiare la realtà.
Tutte le spiegazioni necessarie a creare questo sfondo tolgono forse un po' di incisività al racconto, che risulta più lento del capitolo precedente, ma ovviamente sono lo scotto da pagare per preparare la strada ad ulteriori sviluppi.
Alla fine della lettura resta in effetti una piccola insoddisfazione perché non tutto viene spiegato, ma anche una gran voglia di leggere il seguito che sicuramente non mancherà di deliziarci.
(Renato Marelli)