Genere: Gialli

Trama:
"Sai alla fine cosa penso? A volte la verità non basta..."
Siamo a Milano e Marco Sala, solitamente occupato a sbrogliare noiosi casi di dipendenti e mogli infedeli si trova coinvolto, con la sua agenzia di investigazioni, nel ritrovamento di una giovane ragazza scomparsa a Roma durante il provino di un Reality. Convinto in un primo momento di risolvere velocemente il caso, Marco Sala con i suoi collaboratori Gaetano e Kevin si imbatte in situazioni che rivelano un mondo tragico, fatto di un'umanità variegata, contraddizioni, segreti e depistaggi dove nulla è quello che sembra.

Recensione:
Un giallo capace di coinvolgere, di legare il lettore ad una trama ben imbastita, questo è "La verità è una malattia".
La prima cosa che colpisce aprendo il romanzo è l'impaginazione, simile in tutto e per tutto ad un verbale di polizia compilato con una macchina da scrivere. Questo aspetto puramente visivo, unito alla dicitura dei capitoli contrassegnati dalla data e sottolineati, ad una narrazione in prima persona del personaggio principale, dà un sapore di resoconto degli eventi, di fatti accaduti realmente, una sensazione di essere dentro all'azione veramente intrigante.
Una scrittura scorrevole, agile e vivace, rende le ore passate in compagnia del romanzo molto piacevoli, impreziosite da personaggi, che a cominciare dal protagonista Marco Sala, piacciono, risultano simpatici, attraenti. Piccole perle, come la comparsa di un tassista romano, o le saltuarie battute tra Sala e il suo collega Gaetano, regalano ironia e un sarcasmo divertenti.
La trama si fonda sulla scomparsa di una ragazza, un caso diverso dal solito per l'agenzia investigativa di Sala, abituata ad occuparsi di tradimenti e misteri aziendali, dando il là ad un'indagine che si dipana tra Milano e Roma, negli ambienti magici e finti dei programmi televisivi campioni di ascolto.
C'è tensione nella narrazione, mistero e dubbio, colpi di scena che tengono desta l'attenzione e alto l'interesse. "La verità è una malattia" spalanca le porte del bel mondo mostrandone la vacuità, l'alterigia, il senso di superiorità che guarda con disprezzo alle umane vicende, solo in virtù dei tanti, troppi soldi posseduti.
Un romanzo investigativo con una sua profondità, un senso di giustizia che porta a ricercare una verità scomoda, con interessi in gioco troppo grandi per essere rivelati.
La giustizia a volte è un'ideale irraggiungibile, che va evitato, prevenuto e curato come una malattia.
Un giallo così ben riuscito che non ci resta che attendere altri appassionanti casi di Marco Sala. Ve lo consiglio!
(Tatiana Vanini)

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