Casa Editrice: L'Erudita - 185 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Noir
Trama:
La sera della semifinale dei mondiali del 2006 Germania-Italia, Luis e Brando sono in macchina diretti ad un concerto metal. All'improvviso Luis fa una deviazione. Decide di comprare dell'erba per la serata e si dirige verso la casa del Toro. Quella che doveva essere una toccata e fuga si trasforma in un viaggio all'interno della casa, dove sono in atto i preparativi per una grossa festa. I due amici incontreranno svariati personaggi freak e borderline che non vedono l'ora che la festa inizi, con tutte le sue attrazioni animalesche e depravate. Con una scrittura ragionata, utilizzando un linguaggio crudo e diretto, Marco Mazzucchelli e Danilo Oggionni trasformano il viaggio all'interno della casa in un percorso di discesa interiore, soprattutto per Brando. Perché Brando nasconde un segreto, del quale neanche lui è a conoscenza, e l'uscita da quella casa sarà un valzer di donne, droghe e sangue. Di croci e di morti.
Recensione:
In una commistione di noir hard boiled ed horror, si colloca il genere pulp, contraddistinto per l'estrema violenza, il linguaggio forte, scorretto e dove possiamo trovare espliciti riferimenti sessuali.
Questo romanzo è un perfetto esempio di genere pulp, quindi siete avvisati, i contenuti non sono adatti ai ragazzi e alle anime delicate. "Brando. La notte delle croci e delle morti", immerge subito il lettore nella sua particolare espressività, resa dagli autori con scorrevolezza, per un impatto immediato sin dalle prime pagine.
Due ragazzi in auto diretti ad un concerto, Luis più anziano, al volante, appare subito come un uomo disturbato, irascibile, sotto l'effetto misto di alcool e droghe. Colui che lo affianca, personaggio e al contempo io narrante, rimane a lungo anonimo, una figura presente e al contempo celata, dimessa, più pacata, tranquilla, ragionevole.
Due diverse personalità che non si capisce bene come possano stare insieme.
Sono abili gli autori, a dipingere una situazione, a instillare delle certezze per poi cominciare pian piano a demolirle, in un gioco di specchi ed incastri che toglie strato dopo strato, fino alla verità, a presentare Brando e la sua complessa personalità.
Il ritmo è incalzante e possiede un andamento ipnotico. C'è un mistero da svelare, pezzi di un puzzle che non si incastrano, che destano la curiosità e instillano la voglia di sapere. Tra situazioni psichedeliche, portate al limite, ci troviamo ad affrontare uno scritto con risvolti psicologici e sociali, una spirale discendente in una mente disturbata e nel mondo allucinante di chi vive al massimo, senza limiti, senza filtri, in una corsa senza freni verso le fiamme, dove finire carbonizzati è il minore dei mali.
Tra azioni, reazioni, ricordi e violenza, il romanzo avvince ed intriga, incolla a sé ed ai suoi personaggi, diversi, ben costruiti, attori di una trama che emerge gradatamente, come l'immagine di copertina che impatta l'occhio con disegni che si incastrano tra loro e si scompongono. Unità d'insieme e divisione di soggetti, un filo conduttore che lega una pagina all'altra fino alla fine, sconcertante, disorientante.
Lasciatevi avvolgere nell'abbraccio della perdizione, se siete dei duri scoprite questo romanzo.
(Tatiana Vanini)
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