Casa Editrice: MONDADORI - 294 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Giallo
Trama:
Monaco di Baviera, autunno 1920. Un vicolo senza uscita, ombre lunghissime che si mescolano e si dissolvono nella luce acida dei lampioni, i resti di un manifesto del Dottor Caligari sulla porta di un edificio in rovina. Attirato sul posto dagli spari, l'ispettore Kurt Meingast esamina il corpo a terra. I due poliziotti hanno agito, sostengono, per legittima difesa. Tuttavia la vittima, un criminale con una ragguardevole lista di precedenti, era in ginocchio quando è stata colpita a distanza ravvicinata. Un'esecuzione in piena regola. Meingast però deve stare attento, accusare i colleghi significa avere tutti contro. Per uno che si porta addosso, e dentro, i segni della guerra, confinato in un archivio a occuparsi di statistiche perché non ha più la forza di stare per la strada, potrebbe essere la fine. Ma lui non si rassegna all'idea che per fare pulizia siano giustificate certe scorciatoie. Le stesse che qualcuno va predicando per la Germania. Cercare la verità è la sua ossessione. Analizzare il delitto con rigorosa mentalità scientifica. Meccanica, movente, tempo. Distribuzione delle macchie di sangue, punti d'impatto delle pallottole, posizione dell'arma e dei bossoli. Disegni, schemi, numeri. Guardare ogni cosa senza fissarsi su nulla, lasciare che tutto gli entri in testa come se i suoi occhi fossero una macchina da presa. E' questo il suo metodo. E il suo segreto.
Recensione: La meccanica del delitto si rivela un romanzo giallo perfetto, vincitore del premio Tedeschi 2018.
Sin dalle prime pagine la scrittura di Odone emana un magnetismo particolare, incollando il lettore alle pagine e trasportandolo nella Monaco degli anni '20.
Contestualizzato nel tempo e nella storia, in tutto il libro si avverte un'aria di cambiamento: incombente, portatore di sventure e di violenze come mai se ne erano viste prima. Una guerra finita, un popolazione che vive nei fasti del passato, una classe governante che tramonta a favore di un'altra pericolosa e folle. Discorsi insensati che esaltano le masse e trovano negli ebrei la razza da odiare, da annientare.
E' questo il palcoscenico dove si muove il protagonista, l'ispettore di polizia Kurt Meingast, l'ultimo vero poliziotto rimasto a Monaco. Per caso si trova invischiato in una morte dalla spiegazione apparentemente semplice, ma che si rivela essere solo la punta di un iceberg di delitti e malvagità.
Meingast è un personaggio profondo, delineato con cura e descritto con precisione. Reduce di guerra che porta scritte sul corpo le numerose ferite e incise nell'anima ancora più cicatrici, è l'ultimo giusto, un segugio intelligente e integerrimo.
Figura indimenticabile che spicca in un romanzo criminale dagli incastri ben oliati, che si snoda con un ritmo incalzante scandito da indizi, indagini e momenti di comprensione. In questo romanzo nulla è superfluo, dai dialoghi arguti ed interessanti alle scene narrate, intriganti e ben descritte. Salti nel passato che chiariscono alcuni aspetti del presente sono inseriti in momenti precisi, offrendo una visione d'insieme di tutta la vicenda.
Interessi importanti, corruzione dilagante e criminali che diventano impensabili alleati. Meingast giocherà una partita sul filo del rasoio con la morte, nell'incertezza di riuscire a smascherare i colpevoli.
La meccanica del delitto è un giallo scritto da un autore di oggi che ha tutto il fascino dei gialli classici dei grandi autori di ieri.
Uno scrittore dall'indubbio talento capace di creare una storia ammaliante della quale ci si innamora.
Consigliato a tutti gli amanti del genere e a chi cerca un libro calato nella storia.
Atmosfera, tensione, profondità. La meccanica del delitto è questo e molto altro.
(Tatiana Vanini)
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