Casa Editrice: Carbonio Editore - 265 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Noir
Trama:
Un serial killer semina il panico a Londra. Dopo aver squartato le sue vittime, lascia delle misteriose scritte sui muri lungo il Tamigi: versi del poeta mistico William Blake. Qual è il motivo di una tale inaudita ferocia? E quale significato recondito nascondono quei versi? Non resta che chiedere aiuto al più grande esperto inglese di Blake: Damon Reade, un giovane studioso che vive isolato nelle campagne del Lake District. Tutti gli indizi portano a un certo Gaylord Sundheim, ma quando Damon si trova a tu per tu con il presunto assassino, le sue certezze crollano: un così profondo estimatore di Blake sarebbe davvero capace di compiere quei misfatti? Sullo sfondo della 'swinging London' degli anni '60, un thriller intellettuale che sviscera con giocosa leggerezza e insaziabile curiosità temi come l'oppressione, la perversione, il superamento dei confini della conoscenza e i risvolti più inquietanti della passione.
Recensione:
Per la prima volta tradotto in italiano, "La gabbia di vetro" si rivela un noir psicologico interessante, presentato da un punto di vista originale.
Wilson pubblicò questo romanzo nel 1966 e, tramite il suo protagonista, Damon Reade, pose l'accento su cosa spinge un criminale ad uccidere, il movente, la spinta delittuosa.
Nel romanzo i delitti sono già avvenuti, vengono raccontati a Reade da un poliziotto che si reca da lui perché è un esperto di Blake, poeta i cui versi sono riportati sulle scene del crimine.
Reade si trova così coinvolto, suo malgrado, divenendo da esperto per un particolare a detective improvvisato.
Uomo schivo e solitario, gli basta la compagnia dei libri e dei suoi scritti e non ha nessuna intenzione di invischiarsi nelle indagini, ma ci si butta per dimostrare che non è un pigro ingenuo che non sa come gira il mondo. Un protagonista sui generis, che prova attrazione e respingimento in egual misura verso l'impresa in cui si è messo, ma capace di una operazione che, precorrendo i tempi, oggi viene svolta dai professionisti sulla vittima: l'autopsia psicologica. Reade la farà sull'assassino, del quale riuscirà ad intuire indole, pregi e difetti ed infine l'identità.
"La gabbia di vetro" non ha come fine ultimo della trama la cattura del colpevole, l'importante è la mentalità dell'assassino.
Un'azione romanzata che si svolge nell'arco in pochi giorni, ma così intensa che sembra lunga una vita, porta il lettore a confrontarsi con personaggi interessanti e tra loro diversi, mentre la scrittura di Wilson accompagna con fluidità nel mondo degli eccessi, delle ossessioni, di quell'energia sovrabbondante che trova sfogo solo in una violenza altrettanto ridondante.
La ricerca degli indizi parte da un iniziale esercizio mentale e della conseguente ricerca di conferme, in una girandola che porta ad un finale ricco di suspense e dall'evoluzione imprevedibile.
Consigliato a tutti gli appassionati del giallo psicologico, "La gabbia di vetro" non deluderà, anzi, trasporterà in una nuova dimensione del noir.
(Tatiana Vanini)
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