Casa Editrice: Emons Edizioni - 269 pagine
Disponibile in formato cartaceo
Genere: Gialli
Trama:
"Perché, Signore, i bambini muoiono?" è la domanda che Dostoevskij condivide con il principe Myškin ne L'idiota. Jakob Franck, ex commissario in pensione, non sa rispondere; ma capisce che l'unico modo per porre fine al tormento di una madre, di una famiglia, è cercare di scoprire chi ha ucciso il figlio undicenne Lennard, ritrovato morto trentaquattro giorni dopo la sua scomparsa. Non si tratta però solo di questo. L'assenza di testimoni, l'insensatezza di un qualunque movente, rievocano in Frank la dolorosa memoria dei casi insoluti della sua carriera.
"Lennard Grabbe era uscito in una fredda e piovosa sera di novembre ed era scomparso, come prima di lui - negli ultimi quarant'anni - erano scomparsi in quella città altri cinque ragazzi e tre ragazze, senza che i loro cadaveri fossero mai stati rinvenuti; il loro destino era stato risucchiato per sempre in un buco nero, un maelstrom che aveva distrutto la felicità di matrimoni e famiglie..."
Recensione:
Incentrato sulla scomparsa e la seguente scoperta dell'omicidio di un bambino, L'omicidio della felicità si rivela un giallo introspettivo e dal titolo adatto a descrivere la drammaticità di un simile evento.
Una famiglia sospesa per 34 giorni quando il figlio non si trova, che aspetta una notizia, che qualcuno bussi alla porta e riporti a casa il loro cuore. Una famiglia distrutta, la felicità uccisa quando a quella porta si annuncia la morte.
Ani ha una scrittura capace di catturare i pensieri, le angosce dei suoi personaggi, riversandoli su carta e presentandoli al lettore che li riceverà in modo empatico, vivido.
Una trama che avvince nella sofferenza di un'indagine che si trascina senza risultati, nonostante l'enorme mole di lavoro. I familiari che si isolano, scivolando sempre più nella follia della disperazione, costretti in un presente senza futuro, in una vita che non hanno più diritto di vivere e che li costringe a comportamenti inusuali e insensati.
Un personaggio principale, l'ispettore in pensione Frank che aiuta i colleghi, veramente ben riuscito, alle prese con questo caso che gli presenterà nuovamente i conti dei misteri irrisolti della sua carriera.
L'omicidio della felicità è un romanzo intenso che si spinge così in profondità nella costruzione della psiche dei personaggi come mai mi è capitato di vedere.
Resta nella memoria il discorso della madre alla veglia funebre, con quel modo di parlare del figlio al presente, rivolgendosi a lui, in un lutto impossibile da elaborare.
Magistrale la narrazione di come un matrimonio vada in pezzi, di come tutti quei legami così solidi si sfaldino come neve al sole.
Mentre veniamo coinvolti nelle indagini, entriamo come lettori attivi nelle emozioni delle figure che popolano questo giallo di grande delicatezza e spessore.
Alla fine avremo il nostro colpevole anche se la sensazione che si ha è di continuare a scendere in un vortice di dolore e gesti senza rimedio ne ammenda.
Consigliato agli amanti del giallo psicologico, a chi vuole confrontarsi con ciò che accade dopo il ritrovamento di un cadavere, quando una vita si spegne e con essa comincia una danza macabra verso l'annientamento di ogni felicità.
(Tatiana Vanini)
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