Casa Editrice: Fabbri - 528 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Romanzo storico
Trama:
Milano, XVII secolo. La città è sotto il dominio della cattolicissima Spagna, che punisce con inaudita ferocia ogni forma di eresia. Mentre nelle piazze si accendono i roghi, l'Inquisizione estorce confessioni sotto tortura e nessuno può ritenersi immune dal fanatismo religioso. Nemmeno tra le austere mura di un monastero. Del resto, persino lì si annida la più pericolosa delle eresie: l'amore, quello che accende i sensi, travolge la ragione e spinge a gesti folli. Marianna lo sa bene: costretta dal padre a monacarsi giovanissima, da anni vive prigioniera nel convento di clausura di Monza. Ma né le grigie celle né le ore trascorse in preghiera sono riuscite a spegnere i suoi sogni, i suoi desideri più inconfessati. Finché un giorno, al di là del muro del giardino, vede lui, Paolo. La passione tra i due è immediata, intensa, sfrontata. Si consuma ogni notte, tra la silenziosa complicità di alcune consorelle, l'invidia di altre, le voci maligne che cominciano a circolare fuori dal convento. Pur di farle tacere, i due amanti sono pronti a qualsiasi intrigo e sortilegio. Anche a versare sangue innocente. E mentre si stringe la morsa dell'Inquisitore, i sospetti si fanno pressanti e le verità più torbide.
Recensione:
Uno dei personaggi più misteriosi e affascinanti del capolavoro manzoniano è proprio la monaca di Monza.
Marina Marrazza ci aiuta a capire il mistero che circonda questa donna, a comprendere la realtà violenta nella quale è stata costretta a vivere.
Con una ricostruzione storica, l’autrice ci descrive gli ambienti e le tradizioni del tempo. Pur utilizzando un linguaggio ricco ma allo stesso tempo semplice, alla portata di tutti, rimane un eccezionale romanzo che si basa su fonti storiche che l’autrice illustra alla fine del libro.
E' un testo intenso, avvincente, a volte crudo e violento ma assolutamente non distante dalla realtà di quel periodo dove gli intrighi, il forte senso di religiosità, di oppressione e il desiderio straziante di libertà, vengono descritti magistralmente.
E' stata una lettura veloce e appassionante, quasi avida. Ho potuto conoscere suor Virginia e il suo amore, la sua paura e la sua disperazione ma anche la forza che l’ha portata a non arrendersi anche quando si è ritrovata reclusa, murata dentro una piccola cella.
Marina Marrazza è riuscita in questo libro a rendere attuale un personaggio del passato. Suor Virginia è il simbolo delle monacazioni forzate e della lotta per la libertà dei sentimenti.
Sin dalle prime pagine vengono descritti i tratti fisici dei vari personaggi, i loro gesti e le loro abitudini che sono di aiuto a svelare i caratteri di ognuno di loro.
I luoghi sono ben definiti ed entrano perfettamente in relazione con Virginia e gli altri protagonisti, consentendo a noi lettori di vivere questa storia come fosse una storia di oggi.
(Barbara Galimberti)
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