Casa Editrice: Marsilio - 201 pagine
Disponibile in formato cartaceo e ebook
Genere: Informazione
Trama:
In tutto il continente, come in una sorta di caccia alle streghe, le forze politiche emergenti si stanno coalizzando per mettere fine al progetto di un'Europa "unita nella diversità". In Italia, in particolare, siamo passati da Roma ladrona allo spauracchio della perfida Bruxelles, mentre chi inveiva contro la Casta ora siede nei banchi del governo, mettendo ogni giorno a repentaglio tenuta economica e reputazione internazionale del paese. Ma a chi giova davvero inimicarsi l'Unione europea? E qual è il suo peso reale nella vita di tutti i giorni? Per raccontare un fenomeno tra i più subdoli e destabilizzanti degli ultimi anni, con tono irriverente David Parenzo accompagna il lettore in un viaggio nelle istituzioni europee, con le loro virtù e contraddizioni, e smaschera le bufale dei "falsari" che lanciano accuse infondate contro i presunti lobbisti che si nasconderebbero nell'Europarlamento e gli sprechi dei burocrati di Strasburgo. Attraverso interviste esclusive, dati e analisi delle questioni più scottanti, Parenzo mostra gli ingranaggi che reggono la macchina comunitaria e muove un atto d'accusa contro i complottisti di tutta Europa, da Marine Le Pen a Viktor Orbán, da Matteo Salvini a Giorgia Meloni. Per fare chiarezza e, soprattutto, per capire che direzione prenderanno l'Italia e il mondo nei prossimi anni.
Recensione:
"I falsari" di David Parenzo è un libro molto interessante e ben documentato, un'analisi pertinente che, grazie a quello che potrei definire Chiambretti's style, rende semplice una serie di analisi rigorose nel campo dell'economia e della politica attuale, aggiungendo una visione illuminata sulla nozione di sovranità. Il risultato è un insieme perfettamente coerente. Dobbiamo prendere questo libro per quello che è: un volume non accademico che fa passare messaggi complessi con la sottigliezza di una battuta. Il tutto corredato da interviste, dati e analisi che si prestano alla prova dei fatti.
Parenzo ci conduce con garbo in un vero e proprio viaggio nelle istituzioni europee, tra virtù e contraddizioni, ma soprattutto smaschera le bufale propinate ai cittadini attraverso la strategia comunicativa sovranista. Nel mirino, ovviamente, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, ma anche l'atteggiamento oscillante del M5s o il "cattivismo" imperante nella comunicazione social, quella che ora sembra la più vantaggiosa in quanto raggiunge un'enorme platea e che lo rende oggi devastante e fuorviante, per il fatto che la rete moltiplica a dismisura e diffonde a tempi record l'informazione distorta al punto che diventa veramente falsa. Questa generazione di politici, assimilabile ai social influencer, parla alla pancia della gente ma lo fa sdoganando anche la maleducazione più gretta, fa leva sull'ignoranza socratica del popolo, che dà retta a chi teatralmente alza di più i toni per tirare acqua al proprio mulino promettendo benefici, affermando (e quasi contemporaneamente negando) e criminalizzando il nemico di turno che al momento pare essere Bruxelles. Salvini è l'esempio tipico, necessita di vivere in costante propaganda, di essere sempre al centro della scena; i sovranisti vincono perché catalizzano l'attenzione e sono divisivi. In questi ultimi mesi abbiamo fatto il pieno di messaggi contraddittori. Come quello di Giorgia Meloni che ha scritto: "Chi crede nella libertà e la democrazia si batte oggi contro l'oppressione di questa Unione Europea ostaggio dei burocrati e dei tecnocrati". E in questo caso Parenzo non nasconde che affermazioni del genere rasentano la follia.
L'autore non nasconde che servirebbe arrivare a un vero federalismo per cui il "sovranismo" dovrebbe essere europeo, bisognerebbe arrivare a considerare interna la politica europea. I 500 milioni di persone con un'unica moneta, tolti alcuni paesi, rappresentano il nostro mercato interno. Cosa ci unisce poi? La storia, segnata dalle dittature: comunista o nazi-fascista. Cosa c'è di più interessante di un patto tra nazioni per costituire un nuovo accordo dopo quell'orrore? Chi sostiene il contrario fa parte dei "falsari", perché stravolgono la storia e le identità. Un cittadino disincantato li trova grotteschi. Salvini con le sue felpe, il mitra in mano, non fa paura, è tragicomico, così come quando brandisce Bibbia e crocifisso (giura sulla testa dei propri figli e noi sappiamo che non è propriamente un esempio di rettitudine).
La comunicazione dei sovranisti se non la si condivide attacca con queste etichette: buonista, radical chic e "vivi in un luogo in cui non ci sono stranieri". Ma non è così, la marginalità esiste in tutte le società, però bisogna governare i fenomeni. Invece questi ne parlano postando foto su Instagram mangiando una fetta di pizza...
Parenzo racconta, segnala le contraddizioni, si fa paladino dei propri valori, fa chiaramente intendere di essere antifascista, e di credere ingiusto e contro il diritto internazionale tenere delle persone ostaggio su una nave, non si palesa di essere di destra o di sinistra.
Una libro per lettori disincantati, ben scritto ed argomentato che mi ha ricordato l'aria "La calunnia è un venticello" del "Barbiere di Siviglia", in particolare questa parte:
"Dalla bocca fuori uscendo
lo schiamazzo va crescendo
prende forza a poco a poco,
vola già di loco in loco;
sembra il tuono, la tempesta
che nel sen della foresta
va fischiando, brontolando
e ti fa d'orror gelar.
Alla fin trabocca e scoppia,
si propaga, si raddoppia
e produce un'esplosione
come un colpo di cannone,
un tremuoto, un temporale,
un tumulto generale,
che fa l'aria rimbombar."
(Luisa Debenedetti)
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